Zola: «Donsah piccolo fenomeno. Mercato…»

A quasi un mese dal suo insediamento, Gianfranco Zola fa il punto della situazione in casa Cagliari. Dopo aver raggiunto il mini-obiettivo del quartultimo posto, l’allenatore si aspetta che la squadra aumenti il divario dalla terzultima e che possa esser raggiunta qualche squadra che li precede. Non sarà facile, però: «Non illudiamoci: sarà dura, ci saranno momenti difficili. Quello con il Sassuolo è stato un passettino importante. Ci attendono altre 18 falcate», ha dichiarato Zola ai microfoni de La Nuova Sardegna, dove ha parlato anche dell’intesa con Casiraghi e del suo programma: «Adesso, ci manca la sicurezza, data dal valore degli avversari e dalla classifica. Appena staremo in acque tranquille, vedrete salire il baricentro e anziché giocare la palla con i difensori e il mediano basso, la manovra passerà dal mediano basso e dalle mezze ali».

Zola ha poi spiegato la scelta di tornare in Sardegna per sposare il progetto di Tommaso Giulini: «La voglia di lavorare nella mia terra e di dare un contributo a un progetto societario che mi è subito piaciuto. Ho trovato una squadra ben allenata che non ha raccolto quel che meritava anche per sfortuna ed episodi poco favorevoli. Ma il gruppo e il club sono a posto».

Magic Box, che ha espresso apprezzamenti per Cop e Farias («Ne ero certo: è da area di rigore, si muove molto bene. Così come Farias: rapidi e aggressivi. Mi piacciono»), è convinto che ci sarà da divertirsi con i rientri di Cossu e Ibarbo dopo quello di Sau. Intanto si coccola Donsah, considerato il futuro Nainggolan: «Non so come fosse Nainggolan a 18 anni. Ma so che Donsah diventerà un giocatore molto importante. Appena saprà gestire i 90’, sarà un piccolo fenomeno». Ora lo è Brkic, considerato «efficace e basilare per tutti», ma è in arrivo Husbauer. Il mercato, però, non è affatto chiuso: «Stiamo ragionando con calma, c’è ancora tempo per qualche colpo ma la rosa è al completo. Magari, vedremo di mandare a fare esperienza chi potrebbe giocare meno».