2014

Rossoblù giorno per giorno: eventi e ricorrenze nel libro di Boris Carta

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A volte la passione segue percorsi tortuosi, non sempre sceglie la linea retta per esplodere. Ne sa qualcosa Boris Carta, ligure di nascita e crescita ma con evidenti origini sarde, che ha dato alle stampe un libro nel quale ripercorre i 365 giorni dell’anno andando a pescare per ognuno un evento, una ricorrenza che abbiano i colori della maglia del Cagliari.
Nasce così Rossoblù giorno per giorno – Protagonisti e comparse del Cagliari Calcio, edito da Aipsa e corredato da una prefazione scritta da Puppo Gorini, voce storica della narrazione sportiva sarda.

L’autore ha presentato la sua creatura il 10 maggio scorso a Cagliari, presso la Cineteca Sarda, con la partecipazione di campioni del presente e del passato come Francesco Pisano e Gigi Piras. E’ stata l’occasione anche per visionare filmati anche inediti della  storia del Cagliari, andando a ritroso fino al 1929. Evento ribadito un mesetto dopo a Milano, presso il ristorante L’Isola del Tesoro, sede dell’omonimo Cagliari Club, con l’intervento di un eroe dello Scudetto come Bobo Gori.

Abbiamo raggiunto Boris Carta che ci ha spiegato l’origine e lo sviluppo dell’opera, a partire dalla scintilla che ha fatto scoppiare in lui la passione per il Cagliari, ed i diversi passaggi attraverso i quali il libro ha trovato la sua forma: «Sono stati tre anni e mezzo di intense ricerche sia su Internet che sui libri in mio possesso, di notti e fine settimana passati davanti al PC a scrivere, ma anche e soprattutto il coronamento di ciò che fin dall’età adolescenziale era un mio sogno: quello di realizzare un progetto inerente la mia passione per il calcio. Avendo sempre voluto bene ai colori rossoblù, ma soprattutto essendo fortemente legato alla Sardegna – e non solo per via delle origini da parte paterna – ritenni che potesse essere quella la fonte di ispirazione che cercavo da tempo, oltre che un omaggio a questa terra che tanto amo. Tuttavia mi prefissi subito come obiettivo quello di dare al nascituro libro una struttura diversa rispetto a quelle che avevano contraddistinto le precedenti opere sul Cagliari. Una struttura simile a quella di un diario nel quale rievocare, per ogni giorno dell’anno, uno o più episodi che, nel bene e nel male, hanno contrassegnato la storia della società dalla fondazione a tutta la stagione 2012/13: vittorie e sconfitte più o meno note, nascite e morti di personaggi più o meno rappresentativi, aneddoti il più possibile curiosi raccontati talvolta con ironia, qualora fosse il caso. In alcuni casi ho dovuto lavorare anche un po’ “di fantasia”, andando a ricercare notizie relative ad amichevoli, tornei di non eccelsa risonanza, operazioni di mercato più o meno riuscite. Il risultato mi sento di definirlo un “non tutto, ma di tutto”, che a mio avviso rispecchia fedelmente il titolo del libro “Rossoblù giorno per giorno – Protagonisti e comparse del Cagliari Calcio”, in cui i personaggi minori potessero trovare il giusto risalto che difficilmente viene riservato loro dalla cronaca e dalla storia. Un libro, mi sento di dire, scritto “da tifoso”, anche per via del particolare contesto in cui è maturata la mia passione per il Cagliari: come ho già detto, mio padre è sardo, ma a trasmettermi l’amore per i colori rossoblù è stata mia madre, che è ligure. Questo perché ha cominciato a seguire il calcio nel periodo dell’ascesa del Grande Cagliari di Gigi Riva, culminata con la conquista dello scudetto, e fin da bambino (io all’epoca non ero ancora nato, sono del 1972) me ne ha raccontato le imprese. Imprese che agli occhi di un bambino potevano sembrare una bella favola, di quelle con il classico eroe e l’agognato lieto fine, ma che una volta adulto mi hanno spinto a ricercare al loro interno altri aspetti: ovvero, ciò che una conquista di tale portata ha rappresentato, e continua a rappresentare, per una realtà come quella della Sardegna. Per me che vedo e vivo tale realtà con altri occhi e altro spirito, essendo nato e cresciuto in Liguria e recandomi sull’isola in qualità di semplice turista, per me che, da innamorato della Sardegna sono portato a vederne soltanto i pregi e non anche i difetti, non è semplice guardare tutto ciò con obiettività. Non nascondo inoltre di aver incontrato, nel perseguire la realizzazione di questo mio progetto, un certo scetticismo da parte di alcune persone a cui mi ero rivolto, stupite che un ligure, seppur di origini sarde, desiderasse scrivere un libro sulla storia del Cagliari. Man mano però che il progetto prendeva corpo, e io dimostravo quanto le mie intenzioni fossero serie, anche tale scetticismo veniva meno, incoraggiandomi ulteriormente ad andare avanti e facendomi trovare aiuto anche da soggetti (ex calciatori, congiunti di ex dirigenti, ecc.) che mai avrei pensato di riuscire a contattare: questo soprattutto in riferimento all’ampio materiale fotografico presente nel libro. Essendo poi io persona che tende sempre a cercare nel calcio un significato “romantico”, gli ultimi due anni di storia del Cagliari, ed in specie la triste vicenda-stadio che ha condizionato inevitabilmente una squadra altrimenti in grado di lottare per obiettivi più ambiziosi, hanno fatto sì che io potessi riavvicinarmi ad uno sport del quale, a dire il vero, mi ero un po’ disamorato. Ed il fatto che abbiano coinciso con il periodo in cui ero impegnato a scrivere questo libro ha rappresentato una motivazione in più per dedicarmi con ulteriore convinzione al perseguimento dello scopo che mi ero prefisso».

Di seguito l’autore con Bobo Gori e con Puppo Gorini, che ha curato la prefazione del libro:

 

Si ringrazia Boris Carta per la cortese disponibilità

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