Petagna: «Sto crescendo, mi sento sempre meglio. Dopo la Juventus…»

Andrea Petagna, attaccante del Cagliari di Claudio Ranieri, ha parlato per l’ultimo numero della rivista “Domus Rossoblù”

Bulldozer dei sardi, doppio ex della sfida con il Monza oltre che giocatore umile e disponibile. Andrea Petagna, attaccante del Cagliari, è questo e tanto altro ancora per la formazione rossoblù. Il calciatore di Claudio Ranieri ha parlato per l’ultimo numero della rivista “Domus Rossoblù”. Le sue parole:

RIVALSA POST JUVENTUS – «Parecchia perché siamo andati via con rammarico, potevamo ottenere di più e forse l’avremmo meritato, vedendo come è andata la partita e le occasioni. Dispiace, ma dobbiamo rifarci e utilizzare quella rabbia per migliorare».

CAGLIARI – «Sono contento, la città e le persone sono davvero il top per un calciatore, c’è grande serenità unita alla passione per il Cagliari, qualcosa di unico per ciò che rappresenta in Sardegna».

CONDIZIONE – «Sto crescendo, mi sento sempre meglio. Dopo il buon esordio di Bologna ho avuto qualche problemino al polpaccio che mi ha rallentato nella ricerca della condizione, così questi mesi sono stati un po’ di rincorsa, ma le prestazioni sono andate in crescendo anche grazie al lavoro specifico fatto con lo staff durante le soste e con un calendario specifico. Tutti stiamo dando il 100% per ottenere quello che meritiamo, bisogna limare qualche errore che ci costa caro».

PRIMO GOL – «Si, non vedo l’ora che arrivi e che porti punti pesanti. Da Salerno abbiamo cambiato passo, sotto ogni aspetto, e non vogliamo fermarci. La Serie A non perdona e non aspetta, sappiamo che il dettaglio fa la differenza e il mister ce lo ripete ogni giorno, da grande condottiero qual è».

MISTER RANIERI – «Quando una persona di questo calibro, umano oltre che tecnico, ti chiama facendoti dei discorsi che ti colpiscono profondamente non puoi non rispondere presente, allinearti e dare tutto per gratificare lui e la piazza. Sto vivendo questa avventura con grande partecipazione, fame ed entusiasmo. Adesso andiamo a prenderci quello per cui lavoriamo ogni giorno, tutti insieme».