Palanca: «Sognavo di diventare come Gigi Riva. Vi dico cosa faceva il mio amico Ranieri»

Massimo Palanca, iconico giocatore del Catanzaro e compagno di Claudio Ranieri, ha rilasciato delle dichiarazioni

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha riportato l’intervista realizzata con Massimo Palanca, iconico giocatore del Catanzaro. L’ex attaccante italiano, 210 gol in carriera per lui, ha rilasciato delle curiose dichiarazioni accennando anche al tecnico del Cagliari, il suo amico ed ex compagno in Calabria Claudio Ranieri. Le sue parole:

GOL DAL CORNER – «Quanti? Tredici, in tutte le categorie, dalla Serie A alla C, credo che in Italia sia un record».

CLAUDIO RANIERI – «All’inizio fu un’intuizione, poi divenne un’abitudine. A Catanzaro confidavo molto nel giro del vento. E poi il mio amico Claudio Ranieri si metteva sul primo palo a cercare di ostruire la visuale del portiere».

ROMA-CATANZARO 1-3, TRIPLETTA – «Quella domenica me la ricordo benissimo. E ricordo la felicità del nostro allenatore Carlo Mazzone, che da romano aveva battuto la Roma e si era preso gli applausi dello stadio Olimpico».

CARRIERA – «Sono quinto di otto figli, due maschi, io e Gianni anche lui calciatore professionista, e sei sorelle. Ero magro, tutto pelle e ossa. Sono nato a Loreto, ma solo perché l’ospedale era lì, e cresciuto in una casa incastonata tra le tribune del campo sportivo Nazario Sauro di Porto Recanati. Famiglia umile, ma unita. Mio padre Renato lavorava come spazzino ed era custode del campo. Mi chiamavano Massimetto del campo, sognavo di diventare come Gigi Riva».