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Miangue: «Cagliari come una famiglia, ma era il momento di tornare in Belgio»

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Il terzino sinistro Senna Miangue ha parlato in Belgio del suo trasferimento dal Cagliari allo Standard Liegi

Appena un anno fa, il Cagliari aveva deciso di puntare su di lui per il dopo Murru, spendendo una cifra importante per acquistarlo a titolo definitivo dall’Inter. Senna Miangue però non è riuscito a trovare lo spazio che avrebbe sperato, né con Rastelli né con Lopez, nonostante i miglioramenti mostrati. Il terzino sinistro è così tornato in Belgio (prestito biennale con diritto di riscatto), per vestire la maglia dello Standard Liegi: «Ho avuto diverse opzioni in Italia, in Olanda e in Belgio. Mentalmente però era meglio tornare a casa», ha dichiarato Miangue a Het Laatste Nieuws.

CAGLIARI – Il giovane belga, ancora di proprietà del Cagliari, ha parlato bene della sua parentesi in rossoblù: «Mi è piaciuto molto, sono finito in una famiglia stretta. Alla fine però non ero più al cento per cento “contento” nella mia testa. Era il momento di tornare in Belgio. In un bel club, con un allenatore come Preud’homme – è un nome che mi piace – e vicino alla mia famiglia. Sono più calmo qui. Se ho lasciato l’Italia troppo presto? No. Voltarsi indietro è sempre sbagliato. È stata una grande esperienza. Chissà, forse un giorno tornerò. Se fossi rimasto in Belgio oggi non sarei a questo livello. In Italia ti alleni separatamente come difensore ogni giorno. Difendi, difendi, difendi: non è una leggenda metropolitana. Lì sono diventato un uomo, allenandomi con dei mostri ogni giorno».

BELGIO – E mentre il Belgio è impegnato al Mondiale (venerdì ci sono i quarti con il Brasile), Miangue insegue la speranza di una una convocazione in nazionale maggiore: «Sarebbe un sogno. Il ct Martinez segue le promesse. Nella mia testa però non sono abbastanza. Per prima cosa devo mettermi in mostra e sfondare con lo Standard».

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