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Cagliari, Mereu: «Ringrazio Giulini. Orgoglioso di essere qui»

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Idee chiare e voglia di fare: dopo una vita in panchina Bernardo Mereu riparte da Responsabile dell’Academy del Cagliari. La conferenza stampa di presentazione

Dopo tanti anni di gavetta sulle panchine sarde, Bernardo Mereu è pronto per un salto di qualità che secondo tanti avrebbe meritato tempo fa. Reduce dalla positiva esperienza alla guida dell’Olbia, il tecnico di Alghero verrà presentato in mattinata come il nuovo Responsabile del progetto “Cagliari Football Academy”. Un ruolo manageriale per uno dei tecnici sardi più validi ed esperti: l’ex allenatore, tra le altre, di Torres, Villacidrese e Nuorese, dovrà organizzare e sviluppare il lavoro delle numerose società affiliate al club e dei tre centri di formazione. Affiancato dal dg rossoblù Passetti e dal responsabile organizzativo del settore giovanile Erriu, oltre che da Simona Berri di Saras, nel corso della conferenza stampa alla Sardegna Arena Mereu ha spiegato le prime impressioni da rossoblù e le prime idee per far crescere l’Academy.

PASSETTI – Apre la conferenza stampa il dg del Cagliari Mario Passetti: «Sapete quanto tiene il presidente a questo progetto. Oggi presentiamo due top player: un nuovo acquisto e una conferma. Da una parte Bernardo Mereu, che non ha bisogno di presentazioni, ma teniamo a ringraziarlo per aver accettato di guidare questo progetto per noi fondamentale. In buona sostanza il progetto dell’Academy significa costruire una rete di relazione all’interno del territorio che ci permette di avere un rapporto costante con le altre società. Abbiamo un rapporto quotidiano con oltre 40 società, oltre 5000 bambini, con tantissime iniziate ed eventi». Affiancato da Simona Berri della Saras, il dg ha voluto confermare pubblicamente la società con sede a Sarroch come partner del progetto: «Ringrazio anche Saras. Non si tratta di un player che acquistiamo, ma che confermiamo. È stato un progetto condiviso inizialmente sulla carta tre anni fa. È stato entusiasmante trovare un partner così importante, siamo cresciuti insieme. È molto importante che ora ci troviamo qui a rinnovare il nostro rapporto. Abbiamo l’obiettivo di rendere il progetto ancora più solido. Quando abbiamo iniziato questo progetto abbiamo creato un team di psicologi. Alcune società hanno introdotto figure di questo tipo. Quanto investe il Cagliari nel progetto? Non diamo dettagli a livello di investimenti. Anche l’accordo con Saras è un accordo privato e non viene reso pubblico. Il budget però è in continua crescita».

ERRIU – Dà il benvenuto a Mereu anche Oscar Erriu, ex responsabile delle attività di base ed ora, dopo la partenza di Beretta, responsabile organizzativo del settore giovanile: «Sono orgoglioso di aver guidato questo progetto in questo triennio. Se Saras è ancora qui si può ripartire con più forza. Mi dà fiducia avere qui Bernardo Mereu. C’è ancora tanto da fare ed è bello così, ringrazio il Cagliari e in bocca al lupo Bernardo. Il discorso della formazione dei tecnici è al centro della Football Academy. Devono essere allenatori che si approcciano come tecnici di settori giovanile, noi non ci sostituiremo alla Federazione. Il nostro modello non vuole essere uno che scimmiotta gli altri. C’è del valore in Sardegna e non ce lo faremo sfuggireCi sono arrivate richieste di società anche fuori dalla Sardegna. Non è un problema per noi, da questo punto di vista una squadra di sardi è un sogno, ma demograficamente c’è un discorso più complicato. Il sardo sarà il primo ad essere scelto».

MEREU – C’è tanta riconoscenza e voglia di far bene nelle prime parole da rossoblù di Bernardo Mereu: «Anche io ringrazio chiaramente il presidente per avermi dato questa opportunità. Arrivare al Cagliari lo considero un premio alla carriera. Lavoro nella società che avevo nel cuor fin da bambino, quando mi arrampicavo per vedere le partite del Cagliari dello scudetto all’Amsicora. Sono fortemente emozionato ed orgoglioso di poter iniziare questo percorso. Sarà diverso, visto che fino a ieri stavo sul campo. Potremo aumentare i centri di formazione per evitare molti chilometri ai ragazzi più meritevoli, oltre a Cagliari abbiamo due centri a Olbia e ad Alghero. La Sardegna è grande e non facilmente raggiungibile da tutti, proveremo a modificare qualcosa. Il nostro obiettivo è la formazione degli allenatori, perché se vogliamo dei buoni calciatori e dei buoni cittadini servono buoni tecnici. Farò il mio con dedizione ed impegno come ho sempre fatto nella mia vita. Questi colori fanno parte della mia vita».

Mereu è appena arrivato nel club, ma ha già le idee chiare: «La prima rotta tracciata da Oscar Erriu apre le porte a quello che sarà il percorso da intraprendere. Speriamo di poter dare a tutti i ragazzi pari opportunità. Ci sono diversi bambini che non riescono a seguire la propria passione. Creare l’Academy è l’inizio. Se riuscissimo ad avere in ogni provincia un centro di formazione gestito dal Cagliari daremo più opportunità ai ragazziUno su mille riesce ad arrivare al calcio che conta. Negli altri 999 casi dobbiamo portarli ad essere cittadini onesti. Non riuscire a coronare un sogno non vuol dire non poter vivere bene la propria vita. Deve essere fatto un lavoro anche sui tecnici e sui genitori, educando tutte le figure che stanno intorno al bambino. Avremo uno staff con uno psicologo, dei preparatori e delle figure fondamentali per la crescita del bambino. Avremo riunioni con i genitori e con i tecnici. L’età per i bambini varia dai 6 anni ai 12».

L’ex tecnico dell’Olbia, dopo tanti anni in panchina, conosce le difficoltà che si incontrano nel forgiare un calciatore e formare un allenatore: «Non è stato semplice lasciare la panchina dopo che da sempre hai lavorato sul campo per preparare e vincere la gara della domenica. Qui il percorso è più lungo per vincere una partita più importante. Ho riflettuto una decina di giorni prima di accettare. Non è difficile costruire degli allenatori e degli istruttori, ci deve essere voglia di investire su di loro. La Sardegna è svantaggiata. Noi per fare dei corsi dobbiamo andare fuori con tutte le problematiche che ne conseguono. Potete chiamarmi mister perché sarò il mister di tutta l’Academy. Saranno gli istruttori i miei ragazzi. È un appellativo che mi piace a cui sono affezionato. Non è arrivata nessuna chiamata per allenare. Se dovesse arrivare io ho preso un impegno importante e non mi piace lasciare le cose a metà. Mi è capitato nel corso della carriera di poter cambiare e non l’ho fatto. Sarà dura dire di no ma sono convinto che lo farò perché in questo momento la mia squadra è l’Academy».

BERRI – In chiusura, microfono a Simona Berri (Responsabile Affari Legali e Societari della Saras): «Saras è una realtà fortemente radicata in Sardegna. Questa è un’avventura di estrema importanza con una delle società più importanti dell’Isola. Tra i tanti valori che portiamo avanti c’è anche quello della felicità di giocare a calcio. Ci saranno anche iniziative portate avanti con i giocatori del Cagliari, loro sono un esempio per i ragazzi. Siamo felici di poter condividere questa avventura con il Cagliari».

mereu

Dal nostro inviato Roberto Carta

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