Matri: «Sono stato in tante belle città, ma se devo scegliere dico Cagliari. Una volta Allegri…»

Alessandro Matri, ex attaccante di Cagliari, Juventus e Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla Sardegna, Massimiliano Allegri e non solo

L’ex attaccante Alessandro Matri, noto per la sua lunga e fruttuosa carriera in Serie A, si è concesso a un’intervista con La Gazzetta dello Sport dove ha ripercorso le tappe più significative del suo percorso professionale.

Interrogato su diversi temi, l’ex bomber ha parlato del suo rapporto con il Cagliari e ha speso parole su Massimiliano Allegri, il tecnico che lo ha lanciato ad alti livelli. Le sue dichiarazioni offrono uno sguardo intimo sui legami che si creano nel mondo del calcio, sia con i club che con le figure di riferimento.

Il Cagliari, una seconda casa

Alessandro Matri ha sempre mantenuto un legame profondo con il Cagliari, il club che lo ha visto esplodere in Serie A. Nelle sue parole, traspare l’affetto per una squadra che non considera solo un tassello della sua carriera, ma una vera e propria “seconda casa”. Le sue parole:

CAGLIARI – «Ho giocato in tante belle città e mi sono trovato bene ovunque, ma se devo scegliere un posto del cuore dico Cagliari».

ALLEGRI – «Mi ha fatto ridere tanto, ma anche altro… A Cagliari il primo anno giocavo sempre 20’. A Lecce mi fece entrare con Lazzari nel finale quando eravamo già sotto per 2-0 e nel post partita se la prese con noi due per la sconfitta. Chiesi lumi a Landucci, il suo vice, che mi rispose “Fa così perché vi vuole bene”. Alla Juventus ci rimasi male quando mi mandò in tribuna in finale di Champions: avevo appena segnato in finale di Coppa Italia, pensavo di andare almeno in panchina. Invece io e Pepe restammo fuori e ci consolammo bevendo e mangiando. Un giorno forse Max mi spiegherà…».

FEDERICA NARGI – «L’ho conosciuta in discoteca quando giocavo a Cagliari, non mi ha mai dato il numero di telefono e io non l’ho mai chiesto in giro. Mi telefonava lei dal fisso, mi ha fatto sudare ma alla lunga ha ceduto. Il matrimonio non è mai stato una priorità, l’idea di organizzarlo mi ha sempre messo ansia».