2014

Mandorlini e il dilemma Saviola: «Non è una punta esterna»

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Dubbi in casa del Verona, prossimo avversario del Cagliari sabato al Bentegodi. Andrea Mandorlini, fedelissimo del 4-3-3, si trova di fronte ad un bivio tattico di non poco conto. L’adozione di un modulo non può prescindere dalle peculiarità degli uomini della rosa, e le particolari caratteristiche di alcuni gialloblù potrebbero portare il tecnico ad una rivoluzione.
In estate è arrivato fra gli altri Javier Saviola, nome di peso e giocatore dal quale la piazza si aspetta tanto, ma è difficile inquadrare l’argentino nello schema caro all’allenatore.

«Saviola è un grande giocatore, ma non è una punta esterna. Se lo schierassi lì farei del male sia a lui che al Verona». Queste le parole di Mandorlini riportate dalla Gazzetta dello Sport.
Il tecnico potrebbe pensare ad uno schieramento con due punte per far convivere Toni e l’argentino, ma questo significherebbe passare al 4-4-2 o, ancora più drasticamente, al 3-5-2. Le ipotesi sono ammesse dallo stesso Mandorlini: «Il 4-3-3 mi dà sicurezza, è come se fosse casa mia, ma ciò non vuol dire che non vedremo mai la difesa a tre. Molto dipende anche dalle caratteristiche dei miei giocatori».

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