Cagliari, Rastelli: «Gara particolare, ma penso solo ai tre punti. Avellino squadra da play-off» - Cagliari News 24
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Cagliari, Rastelli: «Gara particolare, ma penso solo ai tre punti. Avellino squadra da play-off»

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Venerdì, alle 20:30, riflettori accesi sul prato del Partenio, dove si sfideranno Avellino e Cagliari nell’anticipo della 24^ di Serie B. Non una gara qualunque per Massimo Rastelli e Fabio Pisacane, che tornano per la prima volta ad Avellino da avversari dopo aver lasciato l’Irpinia per trasferirsi al Cagliari. Sarà una sfida diversa da quella dell’andata, quando si incontrarono due compagini non ancora rodate. Gara insidiosa dal punto di vista ambientale ma anche sul campo, dove i sardi incontreranno una compagine che negli ultimi due mesi ha scalato costantemente la classifica, inanellando sette successi di fila prima del pari di Modena nell’ultima gara. E’ appena terminata, ad Asseminello, la conferenza stampa pre gara di Massimo Rastelli.

 

I CONVOCATI – «I convocati sono 22, tutti tranne Capuano che si è allenato regolarmente ma abbisogna ancora di una settimana di lavoro per stare al massimo».

 

IL RITORNO AL PARTENIO – «Per me è una partita particolare, ma sarebbe sbagliato concentrare l’attenzione su di me. L’importante è la gara, che vale tre punti. Quando l’arbitro fischia la mia attenzione è solo per il match. Ad Avellino conosco tutti, è un’ottima squadra che già all’andata ci mise in difficoltà. L’accoglienza che prevedo ad Avellino? Entrerò a testa alta, sono stati tre anni fantastici in cui ho dato e avuto tanto. Poi ognuno è libero di manifestare le proprie emozioni come crede» 

 

LA GARA – «L’Avellino ha un pubblico passionale e ambiente caldo, poi ha giocatori di qualità dalla cintola in su. E’ uno dei migliori attacchi della categoria e tirano tantissimo perché sanno verticalizzare bene. Affrontiamo una squadra che ha avuto qualche difficoltà all’inizio ma da fine novembre a oggi sta tenendo un buon passo. L’Avellino già a inizio stagione l’avevo messa fra le candidate alla promozione. Da anni fanno bene, poi l’arrivo di alcuni nomi come Tavano e la crescita di giovani come Mokulu rendono la formazione una pretendente per i playoff. La promozione diretta in questo momento vede Cagliari e Crotone in vantaggio, ma per i playoff l’Avellino c’è».

 

LA FORMAZIONE – «Ho tenuto tutti sulla corda, questa settimana come non mai. Deciderò domani chi gioca dall’inizio. Quando faccio le valutazioni le faccio sempre a 360 gradi, cercando di preparare i miei verso l’avversario, l’ambiente e tutto il resto. Abbiamo dimostrato di saper usare sia il fioretto che la sciabola, dovremo essere bravi a metterci sul piano dell’Avellino sapendo di essere superiori qualitativamente».

 

I SINGOLI – «Pisacane? A Terni ha giocato da ex e ha fatto bene, poi certo sono valutazioni che faccio ogni volta perché anche l’ambiente ha la sua influenza. Ho quattro esterni, hanno fatto quasi sempre tutti bene, posso scegliere in serenità. Barreca aveva fatto bene a Lanciano e Livorno, non mi ha stupito che abbia giocato bene con la Ternana. Il salto da Cittadella a Cagliari forse è stato un po’ da assimilare, ma ora sta facendo belle prestazioni e lo tengo in grande considerazione. Il tandem Sau-Melchiorri? Abbiamo dimostrato che punti fermi non ne esistono, in generale. Gli attaccanti sono più legati al ritmo-partita, per questo la continuità ha il suo peso. Cinelli ci può dare una mano perché ha caratteristiche diverse dagli altri centrocampisti che abbiamo. Magari un po’ meno qualità ma corsa, grinta e determinazione. Sono caratteristiche che in questa categoria servono».

 

IL RAPPORTO CON L’AVELLINO – «Con Taccone siamo sentiti qualche mese fa, quando ci siamo incontrati per caso ci siamo abbracciati affettuosamente. Non credo che ci saranno problemi. Col tempo ho capito che la loro reazione poteva starci, come loro hanno capito che per me l’occasione era irrinunciabile. Credo che sia tutto risolto».

 

IL MERCATO – «Il mercato per noi vuol dire qualche ritocco, non c’era nulla da migliorare. Dovevamo coprire il buco lasciato da Dessena e sopperire ad alcune partenze: è giusto che giovani come Cragno e Barella vogliano giocare».

 

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato ad Assemini Sergio Cadeddu

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