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L’estate del Cagliari: tra il Trofeo Riva e sguardi al futuro

Il Cagliari Calcio è nel calcio agostano con una vittoria importante contro una compagine transalpina dal grande passato. In occasione del “Trofeo Gigi Riva” tenutosi il 2 agosto, il Casteddu si è sbarazzato dei francesi del Saint-Étienne per 1‑0.
Ma non è stato un agosto importante solo per i successi in campo: nella testa dei tifosi, frullano idee nuove, fra cui l’Scommesse sugli eSport, ovvero la possibilità di mettersi alla prova con i pronostici sugli sport virtuali, a metà strada fra lo sport vero e proprio e la casualità del casinò, su piattaforme come Gamdom.
Non si tratta di una prospettiva che aleggia come un’eco lontana, essendo già da oggi una realtà tangibile in tante piattaforme di gioco legali, anche se declinata in modo diverso con gli sport virtuali. Ci si immagina quindi presagi di partnership o scenari futuri tra Sardegna e mondi virtuali. Inizia così una stagione che guarda avanti, senza rinnegare la tradizione, e che nel calcio come nel digitale ha tanta voglia di novità e proiezione verso il futuro.
Il mercato matura, tra conferme e rifiuti
Intanto, la rosa del Cagliari continua a rafforzarsi. Fra gli ultimi colpi spicca l’arrivo del giovane attaccante turco Semih Kılıçsoy, classe 2005, in prestito oneroso dal Beşiktaş con diritto di riscatto intorno ai dodici milioni di euro. Un colpo a sorpresa: passo guizzante, tanta fame di gol e voglia di emergere. E pensi: se il Cagliari guarda a talenti così giovani, un pensierino magari lo sta anche facendo su collaborazioni tech o progetti innovativi, come quello di scommesse Gamdom che potrebbe far riaprire nuovi spiragli, naturalmente solo con il benestare dell’ADM. Ma per ora resta solo una suggestione che sfiora i confini tra mondo reale e gioco digitale.
Torniamo ai segnali concreti: il 5 agosto il club ha rispedito al mittente l’offerta da 3,5 milioni del Rennes per Zito Luvumbo. La cifra non è considerata sufficiente: il club lo considera un pilastro del futuro, talento angolano da proteggere. E se si guarda oltre le cifre, c’è un segnale netto: la società vuole crescere con i suoi giovani, senza svendere. In prospettiva, investimento su formazione, identità e potenzialmente nuove forme di engagement, magari con un progetto vicino agli eSports vero, serio, un team competitivo che porti il nome di un’isola intera.
Partnership digitali, innovazione dentro lo spogliatoio tech
Sempre il 5 agosto, il rinnovo con Meridian Group, azienda sarda esperta di cybersecurity, sancisce una rotta precisa: innovazione e protezione devono muoversi a braccetto. Sponsorizzazione pre-match ufficializzata per due stagioni: parole d’ordine “digitale”, tecnologia e campo. Ecco dove Cagliari sta trovando la liaison tra calcio e digitale: cloud, sicurezza, infrastrutture ma anche potenzialità di attività extra campo, gaming, live streaming, persino realtà aumentata tra tifosi e club.
Dal canto suo, il presidente Tommaso Giulini, in un’intervista concessa il 2 agosto, ha detto chiaramente: «La sostenibilità non ammazza i sogni dei tifosi, ma salva il club». Il messaggio è chiaro: nessuna corsa all’investimento azzardato, per tenere l’equilibrio tra bilanci ordinati e ambizione. Un equilibrio che potrebbe tradursi anche in modelli nuovi di sponsorship digitale, fan token e forse team club virtuali ufficiali. Cagliari non punta solo a sopravvivere, ma a innovare senza tradire.
In conclusione: calcio, sostenibilità, futuro
In poco più di una settimana (dall’1 al 5 agosto 2025), il Cagliari ha messo a segno tre mosse potenzialmente decisive: una vittoria prestigiosa, un colpo di mercato intelligente e un accordo con un partner digitale di grande spessore.
E poi non sono mancate dichiarazioni d’intenti, mentalità nella tenuta dei conti e un occhio attento all’innovazione. Forse, ad oggi, i tempi non sono ancora maturi ma nel breve-medio periodo la contaminazione digitale potrebbe diventare una seconda realtà.
Il presidente Tommaso Giulini ha sottolineato con chiarezza che la stagione 2025‑26 parte con l’obiettivo primario della salvezza, considerata il punto minimo da cui ripartire per ricostruire un progetto solido. Ha invitato la squadra a essere orgogliosa e unita, sottolineando che chi resta deve sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Ma le parole di Giulini vanno oltre: “alziamo l’asticella” è il manifesto del club, che punta su giovani, valorizzazione interna e una mentalità diversa. Il riscatto di Caprile, Piccoli e Adopo rappresenta l’investimento più importante dal post‐cessione di Barella nel 2019: un segnale forte di crescita, lontano dal classico “mordi e fuggi”, per una costruzione attenta della propria identità
