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2013

ESCLUSIVA – L’assessore Caput: “Massima disponibilità del comune su Is Arenas”

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La vicenda Is Arenas vedrà nuovi sviluppi nel corso della prossima settimana, quando in Commissione Provinciale di Vigilanza si discuteranno le nuove documentazioni presentate dal Cagliari Calcio. La speranza dei tifosi è che finalmente si riescano ad eliminare quegli ostacoli che finora hanno reso la vita difficile all’impianto quartese.
CagliariNews24 ha incontrato l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Quartu, l’avvocato Francesco Caput.

Partiamo dall’attualità: come si inserisce questo nuovo passaggio nell’iter di Is Arenas?
Questo nuovo progetto si innesta su di uno stadio che è andato incontro a delle difformità, quindi bisognerà esaminare il rapporto fra progetto e struttura esistente. Si dovrà ripartire dalla regolarizzazione della struttura esistente.

Al centro dell’attenzione si è posta la via Olimpia, quali sono gli scenari ipotizzabili per rimuovere quell’ostacolo?
Già da mesi la linea dell’amministrazione è chiara: se la via Olimpia dovesse continuare ad essere elemento indispensabile, come ritengono gli organi di pubblica sicurezza, per assicurare la funzionalità dell’impianto dal punto di vista della tutela dell’ordine pubblico, risolveremo il problema. L’acquisizione al patrimonio comunale di un’opera costruita senza autorizzazione è prevista dalla legge: la procedura è giustificata dal pubblico interesse, che qui è evidente.

Entro il 30 giugno si dovrà cercare di ottenere l’agibilità, eventuali difformità urbanistiche possono impedire che Is Arenas sia dichiarato agibile?
Agibilità, ecco la chiave di tutto. Il quadro appare confuso ai più e a volte si tende ad attribuire al comune colpe circa presunti ritardi. Ma il vero problema è che, difformità o meno, non si può giocare ad Is Arenas se il Cagliari Calcio non ottiene l’agibilità. Quando si è giocato lo si è fatto grazie ad enormi assunzioni di responsabilità da parte del sindaco e dell’amministrazione, in deroga a norme ordinarie che prevedono il rilascio dell’agibilità.
Paradossalmente si potrebbe giocare anche in presenza di difformità urbanistiche, se ci fosse l’agibilità: la mancanza di questa è il punto su cui focalizzarsi.

Veniamo agli sviluppi recenti: come leggere la sentenza del TAR?
Il TAR ha sottolineato proprio quello che il prefetto aveva detto da subito: quando la Commissione Provinciale di Vigilanza ha disposto l’archiviazione, dato che il Cagliari non presentava le documentazioni richieste, il prefetto disse subito che tutto ciò che era stato presentato fino ad allora sarebbe restato salvo. E’ un principio sacrosanto di buona azione amministrativa, da subito ribadito.

Sembra di capire che tutto passa adesso per la diligenza del Cagliari nel presentare le documentazioni necessarie, è corretto?
Oltre al comune ed al prefetto, chiunque si sia interessato da vicino alla vicenda ha evidenziato la necessità che il Cagliari faccia pervenire gli elaborati necessari a far avanzare il procedimento. Fra gli altri lo ha sottolineato anche il superprefetto Serra. Da questo punto di vista il comune non può rimproverarsi nulla, ma come detto la volontà è quella di risolvere ciò che ancora manca e trovare finalmente una soluzione positiva alla vicenda.

Quindi da parte dell’amministrazione c’è la volontà di risolvere i problemi che ancora persistono?
Vorrei ribadire che la vicenda ha un’importanza sociale enorme: il mio auspicio è che ci si sieda intorno ad un tavolo e si discuta di tutti gli aspetti che si possono sanare, a prescindere da eventuali mancanze che possano esserci state da una parte o dall’altra. Questo a garanzia di tutti i tifosi che hanno a cuore quello che è un patrimonio di tutta la Sardegna: noi siamo massimamente disponibili, vorrei che questo fosse chiaro
Il Cagliari ha bisogno di una casa dove giocare, questo è l’obiettivo anche del comune. Quei permessi in deroga sono proprio espressione della volontà dell’amministrazione di favorire squadra e tifosi. Il tifoso deve sapere di poter contare sulla disponibilità del comune, ciò che serve ora è che siano presentate le documentazioni per fare tutto in regola.

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