L'addio di Thiago, tra buste e mal di pancia - Cagliari News 24
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2013

L’addio di Thiago, tra buste e mal di pancia

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Thiago Ribeiro è ai saluti, dopo due stagioni travagliate, in cui non ha mai convinto veramente. Mancava solo l’ufficialità, che è arrivata questa mattina insieme al suo discorso d’addio.  Freddo e distaccato il comunicato, così come sono state fredde e distaccate le sue ultime parole in rossoblù: “Torno in Brasile purtroppo per motivi familiari, ma nella mia scelta ha contato molto anche la questione stadio” è la frase che forse fa più riflettere. Si sa che i brasiliani hanno nostalgia di casa (la famosa Saudade), ma il “mal di pancia” di Thiago Ribeiro non è provocato solo dalla mancanza della famiglia. Il “non” stadio ha fatto la prima vittima! Per fortuna non è una vittima illustre, come potevano esserlo invece Nainggolan e Astori, al centro del mercato da tanto tempo, ma senza nessuna vera trattativa ancora intavolata. È pur sempre un campanello d’allarme.

I tifosi comunque non si piangono addosso per la partenza di uno dei giocatori più incostanti degli ultimi anni del Cagliari. Capace di tirare prestazione da autentico fenomeno (vedi Cagliari-Roma nella scorsa stagione) e allo stesso tempo di giocare più partite sotto tono. Nella stagione appena trascorsa le sue prestazioni sono state, se possibile, ancora più altalenanti. Spesso costretto a giocare sulla trequarti, rientrava a dare una mano in difesa, salvo poi trovarsi poco lucido in zona gol. Per l’ex capocannoniere della Copa Libertadores appena 5 gol nel 2012/13, di cui la tripletta in Coppa Italia con il Pescara, l’unica sua in Italia. In Brasile resta comunque un attaccante ambito, così il Santos orfano di Neymar, dopo aver visto sfumare anche Robinho, ha deciso di puntare sul Diablo.

Quello che rimarrà di Thiago nella mente dei tifosi rossoblù sarà la sua azione tipica: convergere da sinistra, per tirare con il destro, spesso in modo debole, tanto da essere definito un’autentica “busta”. Le “buste” di Thiago sono in Sardegna un vero e proprio marchio di fabbrica, che sotto sotto mancheranno anche alla curva. Chi vorrà, può continuare a seguire il brasiliano già il 2 agosto nel trofeo Gamper contro il Barcellona di Messi.

Noi possiamo solo dire: Boa sorte Thiago!

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