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Juventus, Allegri: «Vinciamo e riscattiamoci. Cagliari? Segna tanto, ha entusiasmo»

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Reduce dalla scottante sconfitta di San Siro contro l’Inter, la Juventus di Massimiliano Allegri ha l’occasione di ripartire nel proprio stadio già domani nel turno infrasettimanale. Avversario di turno il Cagliari di Rastelli, che arriva dal primo successo in campionato. Il tecnico juventino ha tenuto in mattinata la conferenza stampa di presentazione del match e non ha usato mezzi termini già dalle prime battute: «Domani dobbiamo vincere per riscattarci. Il Cagliari ha giocatori molto offensivi come Sau, Borriello, Joao Pedro. Segnano molti gol e hanno entusiasmo, quindi dovremo affrontare la gara nel modo giusto, giocando meglio tecnicamente rispetto a San Siro».

 

Inevitabile tornare con la mente alla gara persa contro i nerazzurri: «Una delle partite più brutte a livello tecnico degli ultimi 30 anni – le parole riportate dal sito ufficiale del club bianconero – dove abbiamo segnato grazie a una giocata di Alex Sandro e ce ne siamo fatti due per conto nostro, senza togliere nulla all’Inter».

 

IL MODULO – «Se cambierò modulo? Parlarne ora ha poco senso e fare un dramma o buttare all’aria in 24 ore le certezze di anni dimostrerebbe insicurezza. Per quanto riguarda la gara di domani devo ancora vedere l’allenamento di oggi per capire quali giocatori saranno disponibili, perché qualcuno ha giocato molte partite come Khedira, che ha giocato sette partite di fila, e Bonucci, che ha bisogno di lavorare, perché si è allenato poco nelle settimane scorse».

 

LA FORMAZIONE – «Pjanic è straordinario vicino all’area e domenica ha comunque giocato una buona partita. Domani sceglierò tra lui, Lemina, Asamoah ed Hernanes, che merita rispetto. L’anno scorso è stato molto importante, giocando molto bene a Manchester, o contro il Bayern, quando è entrato nel secondo tempo al posto di Marchisio. In casa non può succedere con tutto il rispetto per i tifosi che venga fischiato appena entra in campo, perché tutti devono sentirsi partecipi. Rugani? Domani giocherà. Anche lui è un esempio dell’ampiezza della rosa della Juve. È un Nazionale, è cresciuto molto, quest’anno si è presentato molto bene e rimarrà qui per dieci anni. Ora però ha davanti i tre più Benatia e avrà tempo per crescere. Dybala? Deve rimanere sereno, perché è un giocatore straordinario. La sua posizione in campo è tale e quale a quella dell’anno scorso. È un momento in cui magari tira meno in porta. L’anno scorso era la novità del campionato, pur avendo già giocato a Palermo, ora è conosciuto e per lui è più difficile e dovrà fare in modo di variare le sue giocate».

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