2014

Inter-Cagliari, promossi e bocciati. Cagliari, che impresa! Zeman, adesso serve continuità

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Com’è strano il calcio. Passare in poche ore dall’ultimo posto in classifica, condito da tre sconfitte consecutive, fino ad una vittoria storica, a San Siro contro l’Inter, è qualcosa da omettere ai deboli di cuore. La verità è che a Cagliari non erano più abituati ad imprese di questo tipo. Impresa, forse è il termine giusto, perché così è stata. Tuttavia l’Inter ci ha messo del suo in questo tonfo: dall’espulsione di Nagatomo, incisiva ma non determinante, fino alla fragile tenuta della difesa neroazzurra, per arrivare fino all’attacco non supportato a dovere dal resto della squadra. In tutto questo il Cagliari ha fatto la partita perfetta, o quasi.

BOCCIATI – Il gol di Osvaldo è viziato da una disattenzione difensiva degna di una partita da giovanissimi provinciali. Palacio non si lascia sfuggire un’occasione simile e serve l’attaccante italo-argentino mentre i due difensori del Cagliari si lamentano col direttore di gara. Sebbene l’Inter non abbia mai dato l’impressione concreta di poter riaprire la gara, il Cagliari non è riuscito ad ammazzarla del tutto. Il tiro di Cossu dal dischetto è una caramellina per Handanovic. Più di qualche ripartenza, addirittura in superiorità numerica, non sfruttata a dovere ha lasciato quel piccolo, minuscolo spiraglio aperto alla squadra di Mazzarri. Errori che potevano costare caro.

PROMOSSI – Questa Inter-Cagliari verrà ricordata come la partita di Albin Ekdal. Un giocatore che da quando è arrivato a Cagliari ha mostrato impegno e serietà che gli hanno permesso di migliorare tantissimo. E’ riuscito a trasformare ogni pallone in oro colato: dai gol fino alle ripartenze e alle aperture (fantastica quella che ha lanciato Farias davanti ad Handanovic). Di lui anche Zlatan Ibrahimovic ne parla bene. Oggi molti cagliaritani hanno capito il motivo. Se l’Inter ha avuto grosse difficoltà a riaprire la gara, lo si deve anche ad una difesa attenta, al dì là del gol subito. Un quartetto che ha lasciato spesso gli attaccanti neroazzurri in offside e che, insieme ad un centrocampo armonico, è riuscito ad anticipare spesso le iniziative dei padroni di casa. Sulla destra, Ibarbo e Balzano hanno fatto letteralmente impazzire l’intera retroguardia di Mazzarri. Di Ibarbo ormai non ci si meraviglia, anzi ci si aspetta sempre di più. Mentre quella di Balzano è una piacevole scoperta: attento in fase difensiva e sempre partecipe quando il Cagliari attacca. Capitolo Cossu: non sappiamo se i gradoni di Zeman facciano miracoli, fatto sta che il fantasista rossoblù sembra avere 10 anni in meno. Fa impazzire Nagatomo che in pochi minuti rimedia il doppio giallo che cambia il volto alla gara. Peccato per il rigore fallito.

Ma cosa cambia tutto questo? Il Cagliari non è era scarso prima e certamente questa vittoria non lo proietta come probabile vincitore del campionato. Bisogna trovare un equilibro tra gli eventi, a partire da oggi. Quell’equilibrio che Zeman ha insegnato ai suoi ragazzi sul campo e che ieri ha cominciato a dare i suoi frutti. La vittoria di ieri ha disteso i nervi di tutti: dal presidente fino ai tifosi, Zeman compreso. Adesso, affinché ciò non rimanga una semplice cartolina ricordo, che fa comunque il suo effetto, c’è bisogno di continuità sia di gioco che di risultati. Solo così il Cagliari potrà trovare la strada giusta per la salvezza e per divertire i tifosi, i quali sperano che quella di ieri sia stato solo l’inizio di una lunga serie di soddisfazioni.

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