Il 2015 rossoblù mese per mese - Gennaio - Cagliari News 24
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Il 2015 rossoblù mese per mese – Gennaio

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Gli ultimi giorni dell’anno sono sempre occasione per stilare bilanci, e il 2015 vissuto dal Cagliari non si sottrae alla tradizione. L’annata che vi riproponiamo mese per mese, pur portando con sé la delusione cocente della discesa di categoria, nell’analisi per mesi si rivela un saliscendi di sentimenti contrastanti.

 

MAGIC BOX – Il mese di gennaio si apre con la recente sorpresa trovata dai tifosi sotto l’albero di Natale: esonerato Zeman, il Cagliari si affida a Gianfranco Zola per cercare di invertire una rotta che non soddisfa. L’ex numero 10 accetta la sfida di confrontarsi per la prima volta con la Serie A, in cui mai ha allenato, pur di dare una mano alla squadra della sua terra. L’esordio il 5 del mese è terribile, i rossoblù perdono a Palermo con un passivo di ben cinque gol e giocando in dieci già dopo mezz’ora per l’espulsione di Conti

 

SANT’ELIA E MERCATO – La settimana dopo Zola riesce dove Zeman era mancato, ossia vincere in campionato al Sant’Elia. Contro il Cesena arriva il primo successo interno, ai rossoblù sono serviti ben nove tentativi per “espugnare” lo stadio di casa. Si muove anche il mercato, arriva finalmente Josef Husbauer dallo Sparta Praga dopo un corteggiamento durato mesi. La storia non lo ricorderà. Giunge in Sardegna anche Duje Cop, attaccante di belle speranze che si presenta con un curriculum di tutto rispetto maturato in Croazia.

 

TIMIDI SEGNALI – Il rendimento della gestione Magic Box, manco a dirlo, inizia all’insegna della media inglese. Dopo il pareggio esterno a Udine arriva un altro successo casalingo, contro il Sassuolo, nel quale mette lo zampino proprio il nuovo arrivato Cop. A margine rispetto al campionato, il Cagliari va a Parma per l’ottavo di finale della Coppa Italia e se la gioca fino all’ultimo, ma il gol di Sau non basta per la qualificazione. Zola al Tardini concede una maglia da titolare a Husbauer, salvo poi sostituirlo all’intervallo: il ceco ancora non lo sa, ma questo resterà il suo spezzone di gara più lungo nel calcio italiano.

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