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Funerali Gigi Riva: l’ultimo saluto per il figlio di Sardegna
Funerali Gigi Riva: nella Basilica di Bonaria di Cagliari si tengono le esequie dello scomparso Gigi Riva, passato alla storia come Rombo di Tuono
Presso la Basilica di Bonaria a Cagliari si tengono i funerali del compianto Gigi Riva, scomparso all’età di 79 anni. CagliariNews24 segue in diretta le esequie di Rombo di Tuono fornendovi tutti gli aggiornamenti in tempo reale.
17:20 – Il feretro di Riva viene accolto da scroscianti applausi e cori dei tifosi
17:00 – Il feretro ha lasciato la Chiesa di Bonaria, portato in spalla da compagni della squadra dello scudetto e dai campioni del mondo del 2006
16:00 – E’ iniziata la santa messa
15:30 – Arrivato anche il Cagliari Calcio
15:24- Arrivati anche Amelia, Buffon, Zola, Peruzzi. Luciano Spalletti e Cannavaro
15:23– Presenti Malagò e Gravina
15.03- Daniele Conti è presente
14.32– Arrivato Mario Passetti, ex direttore generale del Cagliari
Alcune dichiarazioni all’esterno della camera ardente
Malagò- «Oggettivamente faccio fatica a trovare qualcuno che, nel mondo dello sport, sia stato più integerrimo di lui da tutti i punti di vista. Poi qualcuno dice ‘erano altri tempi’, ma io penso che lui oggi, ma anche tra mille anni, sarebbe stato comunque cosi. Lui è patrimonio del mondo del calcio ma anche dello sport italiano. rimarrà qui in Sardegna e credo che diventerà un luogo di pellegrinaggio»
Zola: «Tanti ricordi con Gigi Riva e posso dire l’ultimo quando mi “aiutò” nel passaggio dal Chelsea al Cagliari per capire la città, capire l’umore dei tifosi, una persona importantissima per me. Gigi era sempre la persona con cui parlare, non sempre ti piacevano le su riposte ma è sempre stataa una persoan schietta, onesta e difficilmente si sbagliava. Per la Sardegna è stato un esempio, un riferimento per tutti i sardi, una persona da prendere ad esempio sia in campo che soprattutto fuori dal campo»
Spalletti: «Eroi come Riva non smetteranno mai di esserci vicini: lui aveva questa grande qualità di essere umile e perbene. Aveva la caratteristica di essere un protagonista senza voler attrarre i riflettori su di sè. Per lui erano importanti i suoi cari, gli amici. Emblematico il comportamento dopo la vittoria del mondiale: lui si eclissa per lasciare la luce agli altri.Il soprannome dice molto: il suo tiro e il suo valore morale facevano più rumore delle sue parole»