Editoriale
Folorunsho-Hermoso: lo strano caso degli esperti che sentono la seconda offesa, ma non la prima. L’editoriale

Folorunsho-Hermoso. In questi giorni addetti ai lavori, ex allenatori e giocatori stanno facendo a gara per parlare dei fatti di Cagliari-Roma. L’editoriale
Riavvolgiamo il nastro. Minuto settantotto di Cagliari-Roma, Michael Folorunsho e Mario Hermoso si cercano e si prendono (più che altro a male parole). La partita è tesa e vede i giallorossi di Gian Piero Gasperini in inferiorità numerica dato il rosso rimediato all’inizio della ripresa da Zeki Celik – per un fallo proprio sullo stesso Folorunho.
Dopo una serie di provocazioni dell’ex difensore centrale dell’Atletico Madrid, il calciatore dei rossoblù sbotta. Le TV catturano il suo labiale, cosa che non riporteremo letteralmente dato il contenuto, il quale è rivolto in modo offensivo contro la madre dello stesso Hermoso. Una cosa che lo stesso centrocampista riconoscerà come sbagliata a fine partita, posto di fronte alle immagini.
Cos’è successo prima? Cos’ha fatto scattare la sua ira? Detto che – OVVIAMENTE – nulla può giustificare l’offesa, e specialmente una di questo tipo, c’è da sottolineare che qualcosa è sfuggito ai tanti addetti ai lavori e colleghi che dopo il triplice fischio hanno fatto la gara dell’indignazione.
Solo pochi secondi prima…
Infatti all’inizio della schermaglia è lo stesso Hermoso a proferire un “figlio di putt…” in faccia a Folorunsho, non riuscendo a sfuggire all’occhio attento delle telecamere delle varie emittenti.
A questo punto però sorge un dubbio, un’interrogativo, una curiosità. Perché nel post partita la (GIUSTA) condanna la riceve solo il giocatore del Cagliari? Perchè le parole infamanti sottolineate con la matita rossa sono solo quelle di Folorunsho? Semplicemente, perchè?
A scanso di equivoci e strumentalizzazioni, ribadiamo: il gesto è grave, le parole sono gravemene offensive e non rispecchiano quello che vorremo si sentisse in un campo di calcio.
L’indignazione generale (da una parte sola)
Il giorno dopo la gara i principali quotidiani italiani hanno dedicato comprensibilmente delle paginate al fatto più discusso del weekend. Il tutto però non limitandosi ad informare, ma condannando Folorunsho, e sorvolando su quanto detto da Hermoso.
E’ curioso il fatto che quello che si pone come il capo della rivolta dell’indignazione contro il calciatore del giocatore del Cagliari sia un giornale edito a Roma. E’ ugualmente curioso il fatto che due dei principali antagonisti del giocatore rossoblù, subito pronti a tirare fuori epiteti di tradizione morale, siano due colleghi notoriamente vicini ai colori giallorossi. E’ curioso!
Non volendo fare un processo alle intenzioni si potrebbe pensare che, pur essendo a disposizione decine di telecamere, si siano persi il labiale di Hermoso. Alla fine nessuno è onniscente, è comprensibile perdersi un “dettaglio del genere”, non è stata mica una cosa ripresa e trasmessa in mondo visione da tutte le emittenti.
E’ lo strano caso degli esperti che vedono la seconda offesa, ma non la prima.