Esposito: «Ormai sono mezzo cagliaritano, spero nella Serie A perché la piazza lo merita»

Mauro Esposito, ex attaccante del Cagliari, ha così parlato della squadra rossoblù e del suo allenatore Claudio Ranieri

Mauro Esposito, ex attaccante del Cagliari, ha parlato della squadra rossoblù che è rimasta nel suo cuore dell’attuale tecnico Claudio Ranieri in vista della finale playoff contro il Bari. Le sue parole ai microfoni di Sportitalia:

PARMA – «Negli ultimi due tre mesi il Cagliari ha fatto grandissime partite ed è arrivato nelle migliori condizioni a questi play-off, sia fisiche che mentali. Lo sta dimostrando anche ora: sia con il Venezia che con il Parma ha avuto l’atteggiamento giusto. Contro i gialloblù era una partita molto insidiosa, di fronte c’era una delle squadre più in forma dell’ultimo periodo. Quella rimonta dimostra la grande condizione fisica e mentale della squadra di Ranieri. Ha meritato ampiamente la finale»

SEGRETO – «Quando il Cagliari ha preso Ranieri ero sicuro che lui avrebbe risollevato le sorti della squadra. Oltre che per il valore della rosa, proprio per quello dell’allenatore, che io ho avuto a Roma»

VALORE AGGIUNTO – «Non sarà uno che ti fa divertire nel gioco, ma ha grandissima esperienza, compatta le sue squadre sia a livello di aggressività che di organizzazione. È un allenatore pratico ed è ciò di cui aveva bisogno il Cagliari per tirare fuori il vero valore dei propri calciatori. Non avevo nessun dubbio a riguardo. Il fatto che come dicevi tu questa squadra sappia anche soffrire in partite come quella dell’altro giorno, dimostra tutto il carisma del tecnico»

FINALE – «Da mezzo cagliaritano che ormai sono, mi auguro che vada tutto per il meglio per il mio club. Ma è pur sempre una finale e sarà difficile. Sicuramente Ranieri sarà un valore aggiunto: li ha portati fino a lì e da una grandissima esperienza. Tradotto: ha già vissuto tantissime partite di grandissimo prestigio. Per questo penso che saprà motivarli e metterli in campo nel migliore dei modi»

BARI – «È un peccato che si giochi di giovedì perché mi impedirà di venire allo stadio a vederla come avrei voluto. Mi auguro con tutto il cuore che ce la possa fare se lo meritano i calciatori la società ma soprattutto la piazza. Farà il tifo per loro spingendoli da casa come se fossi presente»