E se Cellino davvero non smontasse la squadra? - Cagliari News 24
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2013

E se Cellino davvero non smontasse la squadra?

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Il Cagliari si appresta a disputare la decima stagione consecutiva in Serie A tra dubbi riguardanti il calciomercato che offuscano le certezze della squadra sarda. Un numero cospicuo di club di fama mondiale vorrebbe acquistare i pezzi pregiati della squadra di Massimo Cellino. Nainggolan, Sau, Pinilla, Agazzi, Astori, Ibarbo sono i nomi che ogni giorno vengono accostati a squadre di calibro assai elevato. Perdere giocatori chiave come quelli sopra citati sarebbe un suicidio per i rossoblù, dato che non sono presenti nella rosa calciatori altrettanto forti. La squadra non può smontarsi, il giocattolo non può distruggersi. Un giocattolo ideato e progettato da mister Ballardini all’inizio del 2008. Sì, esattamente il 27 Gennaio 2008, quando il Cagliari vinse per 2-1 contro il Napoli. Una vittoria insperata, acciuffata negli istanti finali di gara. Da quel giorno tutto è cambiato. Si è prodotto un recupero straordinario e si è pensato giustamente di non distruggere il giocattolo. Giocattolo che poi è stato ereditato dall’attuale tecnico del Milan Massimiliano Allegri. Ora è nelle mani di due giovani tecnici, Diego Lopez ed Ivo Pulga, che sono intenzionati a non frantumarlo ma a continuare a perfezionarlo per renderlo indistruttibile. Molti hanno pensato che, a causa dei problemi riguardanti lo stadio, il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, avrebbe ceduto repentinamente i calciatori migliori per elargire subito uno stadio ai sardi. Pochi giorni fa Massimo Cellino ha sconvolto tutti affermando in un’intervista rilasciata al “Corriere dello Sport” di non voler cedere i pezzi pregiati della squadra, anzi, di non aver bisogno di cederli poiché il Cagliari è una squadra che può vantare di avere un bilancio attivo senza cedere coloro che percepiscono un ingaggio oneroso. A questo punto sorgono alcune domande. E se Cellino davvero non smontasse la squadra? E se il giocattolo, creato diversi anni fa, non si frantumasse? Lo stadio, come ha affermato il presidente Cellino, arriverà. Inizialmente si giocherà al Nereo Rocco di Trieste ma prima dell’inizio del nuovo anno il Cagliari dovrebbe giocare regolarmente al Sant’Elia. L’unico calciatore che potrebbe partire è Michael Agazzi, il quale non è riuscito ad ambientarsi al meglio in Sardegna e vorrebbe avvicinarsi al Nord Italia dove attualmente risiede la famiglia. Il papabile sostituto del portiere bergamasco resta il promettente Alberto Frison del Catania. Dunque, immaginiamo la squadra del prossimo anno. Agazzi o Frison tra i pali, difesa composta da Avelar sul settore di sinistra, Pisano su quello di destra, al centro la coppia difensiva Astori-Rossettini. Conti in regia, assistito da Nainggolan e Dessena, davanti Cossu. In attacco Sau e Pinilla. O addirittura pensare ad un centrocampo a “rombo” con Conti in regia, ai lati Nainggolan ed Eriksson, davanti Ekdal o Cabrera. Nemmeno in attacco mancano alternative. Per rendere il gioco più veloce si potrebbe inserire Victor Ibarbo coadiuvato dal rigenerato Nenè. E’ giunto al Cagliari anche un difensore centrale greco, Marios Oikonomu, che darà sicuramente un buon contributo al club isolano.Manca all’appello solamente un terzino destro difensivo capace di far rifiatare Francesco Pisano, e un attaccante esterno che dovrà sostituire Thiago Ribeiro. Insomma, nel caso in cui il giocattolo non venisse rotto, ci sarà da divertirsi!

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