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Di Francesco: «Dobbiamo saper fare male»

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Le parole dell’allenatore rossoblù Eusebio Di Francesco alla vigilia del match Cagliari-Udinese alla Sardegna Arena

 

Domani alle 15:00 il Cagliari sfiderà alla Sardegna Arena l’Udinese in una partita che si rivela di grande importanza per i rossoblù. Il pareggio e il conseguente punto ottenuto mercoledì sera con il Parma è sicuramente un buon risultato ma ora ai sardi serve una vittoria. Eusebio Di Francesco è rimasto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi ma vuole qualcosa in più, maggiore aggressività, maggiore capacità di saper fare male. Il match contro i friulani rappresenterà anche una forma di riscatto per il Cagliari, costretto ancora una volta ad affrontare l’incubo Coronavirus e tutte le sue conseguenze che finiscono per minare lo spirito di una squadra che sta crescendo e vuole guardare avanti con fiducia. Ecco le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco rilasciate ai giornalisti telematicamente presenti in sala stampa.

LA PARTITA DI DOMANI – «Quella di domani è una partita che cercheremo di vincere, cercheremo di portare a casa il risultato con intelligenza ed equilibrio. Il fatto che a Parma abbiamo concesso poco agli avversari è un ottimo punto di partenza. È normale che dovremo migliorare nella fase offensiva, mercoledì siamo stati meno brillanti in questo senso. È anche vero che nel secondo tempo siamo cresciuti, potevamo fare meglio, sviluppare meglio anche per quello che è il mio credo calcistico. L’obiettivo principale era non subire gol e siamo stati attenti, bravi ed equilibrati. Ora, però, è arrivato il momento di andare nuovamente in rete, è importante per poter vincere le partite».

IL PAREGGIO A PARMA – «La partita a Parma forse ha fatto vedere meno qualità ma non fermiamoci all’ultima. Consideriamo il percorso nel suo complesso: abbiamo fatto male ma abbiamo anche subito troppo. Bisogna trovare l’equilibrio: creare un po’ meno E concedere meno».

LA SQUADRA – «Giocatori che non fanno la differenza? Joao magari è stato meno brillante rispetto a quanto ci ha fatto vedere nelle partite precedenti ma è sempre un giocatore che da un momento all’altro si può illuminare. È importante e se guardate i suoi numeri potete notare che fisicamente sta lavorando tanto e io non posso che esserne contento. È cresciuto tanto nel suo ruolo, anche dal punto di vista dell’atteggiamento generale. Ho tutti giocatori che per le loro qualità sono in grado di accendere la squadra. A livello di prestazione posso dire che il Cagliari è cresciuto tanto nonostante l’assenza nelle ultime settimane di alcune dei giocatori più rappresentativi. Abbiamo fatto dei grandi passi in avanti mettendo in campo i giovani, facendoli crescere e migliorare».

DIFESA: GODIN E CEPPITELLI – «I nomi dei convocati non verranno comunicati oggi. Dobbiamo capire se ci sono altre novità che purtroppo sono dietro l’angolo, come abbiamo visto. Ceppitelli o Godin o entrambi potrebbero essere nella partita. Valuterò le condizioni per capire dove possono arrivare anche come minutaggio però sicuramente uno dei due giocherà vista anche l’assenza di Klavan e il problema di Walukiewicz. Domani ci saranno più notizie».

NANDEZ L’EXTRATERRESTRE – «Nahitan è un giocatore a parte, ti frega, è sempre esuberante, voglioso, si mette sempre a disposizione. Mandarlo in campo a Parma per me è stato un enorme punto interrogativo visto quello che aveva passato ma le risposte sono state più che positive. È questa la grande difficoltà che viviamo: riflettere su cose che non vorresti senza focalizzarsi esclusivamente sull’aspetto tecnico e tattico. L’equilibrio? Quando si attacca lo si fa insieme così come quando si difende: se la palla ti passa sopra la testa, si guarda dietro e si corre, non si resta fermi ad aspettare. Una grande fase difensiva porta a un’ottima fase offensiva».

SIMEONE-PAVOLETTI – «Simeone e Pavoletti si giocheranno la maglia da titolare. Ricordiamoci che Giovanni è stato fuori per un po’ per il Covid e che dopo un anno di inattività non posso portare Leonardo a fare tante partite consecutive. L’alternanza non è una mia scelta ma è frutto delle situazioni esistenti».

COSA MANCA AL CAGLIARI? – «La squadra è cresciuta tanto dal punto di vista dell’identità. Non sempre si riesce ad esprimerla al meglio in campo perché la partita è sempre diversa rispetto all’idea che avevi in mente. In generale i ragazzi fanno le cose con maggiore convinzione e con più voglia di mettersi in gioco. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna ma sono convinto che alla lunga, quei punti che abbiamo perso li andremo a riprendere. Si parte da domani. Stiamo curando tanto l’aspetto psicologico che in alcuni casi è predominante».

GLI AVVERSARI – «Con i ragazzi oggi abbiamo preparato la partita all’aria aperta e abbiamo parlato del fatto che l’Udinese è una delle squadre ad aver concesso meno tiri agli avversari. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le nostre possibilità. È una squadra molto fisica che ha cambiato un po’ il modo di giocare rispetto agli anni precedenti in cui era molto più attendista. Stiamo parlando di una squadra rodata, che ha lo stesso allenatore da un po’ di tempo, ha dei giocatori che ormai si conoscono bene. A volte cerca di essere più aggressiva e ha un giocatore che funge da faro: De Paul. Fa la differenza in squadra non solo quando decide di mandare i compagni in porta ma anche di saltare una linea difensiva avversaria. Determina tantissimo».

“A CHENT’ANNOS” – «Il rivedere i campioni mi ha fatto tanto piacere. Cosa mi ha colpito? L’umiltà, l’approccio, il senso di appartenenza, il calcio di una volta. Ritornare a quei valori non guasterebbe. C’era vicinanza, nessun distacco, nessun guardarsi con occhi differenti. C’era la normalità che oggi manca, c’erano le vittorie che fanno innamorare tutti. Mi ha trasmesso la grande bellezza di questa terra, più lo dico più mi vengono i brividi. C’era una gioia unica e noi vorremmo cercare di trasmettere il più possibile ai nostri tifosi le gioie anche quando torneranno a vederci allo stadio».

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