Deiola: «Lavoro forte ogni giorno, faccio tesoro delle critiche costruttive! Il Pisa mi ha sorpreso, cerchiamo la vittoria» - Cagliari News 24
Connect with us

Hanno Detto

Deiola: «Lavoro forte ogni giorno, faccio tesoro delle critiche costruttive! Il Pisa mi ha sorpreso, cerchiamo la vittoria»

Published

on

Alessandro Deiola, giocatore del Cagliari, è l’ospite di questa sera della trasmissione radiofonica in onda ogni giovedì su “Radiolina”. Le dichiarazioni

Alessandro Deiola, giocatore e vice-capitano rossoblù, interviene ai microfoni della trasmissione “Il Cagliari in Diretta“, il salottino in onda su Radiolina ogni giovedì sera dedicato alla squadra isolana! Sono molteplici i temi trattati nel format condotto da Valentina CarusoFabiano Gaggini e Alberto Masu. Ve li riportiamo di seguito:

LE DICHIARAZIONI DI ALESSANDRO DEIOLA

ALLENAMENTO – «Un po’ stanchino dall’allenamento, ma va meglio! E’ stato carico di energia come tutti d’altronde. Si respira un’ottima aria, siamo fiduciosi e stiamo bene. Il calore del pubblico è sempre altissimo e fanno sentire importante la squadra, li ringraziamo ogni giorno per quello che fanno per noi».

DEIOLA OGGI – «Un ragazzo più maturo che ha fatto tanta gavetta ed esperienza: ha assorbito tanto sotto tutti i punti di vista, calcistici non. Mi sento più preparato e responsabile su ciò che è il mio lavoro».

RESPONSABILITA’ – «Quella di essere un padre migliore e un marito migliore per mia moglie! Cerco di dare il giusto esempio ai miei compagni e alle persone che mi stanno accanto. Questo sia dal lato umano che calcistico. Far capire cosa significa portare addosso questa maglia. Vincere o perdere può far cambiare l’umore ai tifosi, ma con la stessa consapevolezza che si vuole venire a fare il tifo più forte».

TIFO – «Ci penso e l’ho ribadito. L’esultanza che faccio quando segno sotto la gente che esplode di gioia è un abbraccio collettivo che ci fa crescere insieme».

CRITICHE – «L’ho sempre detto che fa un po’ parte di tutti i giocatori, qualcuno riesce a mascherare e a non dare peso, ma fanno male! Finché sono costruttive le accetti, ognuno può esprimere il proprio parere, ma sempre nel rispetto dell’altra persona che ha emozioni e sentimenti e puoi ferirla. Quando inizia a diventare odio è normale che faccia male, tant’è che tante volte ho finito le partite in lacrime perché soffrivo di questa cosa. Mia moglie mi ha consigliato di lasciarmi scivolare tutto addosso e di concentrarmi sul mio percorso. Pertanto, ho preso le critiche come uno stimolo, da questo devo trovare la cosa positiva. Ho cercato di lavorare ancora più forte ogni giorno, che è ciò che ti fa migliorare sempre di più».

GIOCATORE SARDO – «Penso sia una responsabilità importante! Il tifoso ragiona prima vedendo il giocatore sardo che dovrebbe incarnare ciò che è lo spirito del “sardo”, ovvero battagliare sempre e non arrendersi mai. Al contempo ci sono mille fattori che si devono incrociare in una partita. Puoi essere il più forte del mondo, ma se la giornata è no è no. Il fatto di essere sardo è una responsabilità e ne sono orgoglioso di averla. Prima poteva pesarmi, ora mi carica e mi dà più energia e forza».

EPISODI CARRIERA «Non riesco a identificare ora a freddo. L’anno di Mazzarri mi viene in mente, che a livello di numeri ho fatto una delle migliori stagioni- Avevo fatto tra i 6/7 gol tra campionato e Coppa Italia. Ricordo la partita con la Dea, io ero uscito al primo tempo tra i fischi dello stadio e questo mi ha ferito tanto. A fine gara mi sono chiuso nello stanzino della palestra che abbiamo e sono scoppiato in lacrime. Si sono allineati fattori che hanno fatto scattare un qualcosa in me. L’anno dopo la B che non era partita benissimo, io che mi portavo indietro l’infortunio famoso alla caviglia. Il periodo in cui sono stato fermo, ho lavorato tanto su me stesso cercando di trovare gli spunti positivi da attuare in campo».

PISA – «Sappiamo che sarà una partita tosta contro una squadra che, a mio avviso, ha dimostrato in queste prime 15 gare di poter dire la sua contro chiunque. E’ sempre uscita a testa alta e mi ha sorpreso che da neopromossa ha fatto prestazioni di livello: ciò fa onore. Il nostro cammino passa anche da questi match, è di vitale importanza. Non possiamo sbagliarle e avere cali di atteggiamento. Ora bisogna dare quella scintilla in più perché è così che si ottengono i risultati per stabilire il futuro del nostro percorso. Vogliamo prenderci la vittoria domenica, con tutto il rispetto, siamo in casa nostra ed è necessario sudare».

SPINTA – «E’ una spinta che in campo si sente tantissimo. Dobbiamo essere bravi a cavalcare l’onda che il nostro pubblico alza, è il nostro dodicesimo uomo. Ti fanno sentire realmente la presenza, dobbiamo farne tesoro e capire che è fondamentale dare tutto».

PREMIO – «Le mie bimbe erano contente. Il premio ricevuto è un trofeo anche loro che sono il fulcro di ciò che mi gira attorno. Sono andate a prenderlo, avevo paura che si facessero male perché pesante, ma erano contentissime».

NICO – «Era contento, ci siamo abbracciati. Mi ha fatto una battuta. Gli voglio bene a Nico, siamo cresciuti assieme e abbiamo giocato tanti anni. E’ un’ottima persona e giocatore e lo dimostrerà ancora».

PREMIO PUSKAS – «Quando è arrivata la notizia ero con mia moglie e le bambine e mi sono emozionato! Mi sono venuti i brividi. Non ho rammarico né delusione, è già un onore essere entrato nei migliori gol del mondo ed essere arrivato a questo palcoscenico importante a livello personale. E’ un’ottima soddisfazione che mi porto dentro anche per il mio prosieguo di carriera. Arrivi lì e speri di vincerlo, ma dici “chi lo vince, lo vince” e sono contento per esserci arrivato. Mi congratulo con Montiel perché ha fatto un bellissimo gol».

SOGNI – «A livello calcistico spero di raggiungere più traguardi possibili con questa maglia perché ci tengo particolarmente! Vorrei si continuasse ad avere un percorso di crescita e che si possano ottenere risultati importanti perché l’isola lo merita. A livello personale vorrei contribuire il più possibile a raggiungerli questi risultati e diventare un nome nella storia del club. Vorrei dare il mio sostegno alle persone che mi stanno accanto».

ESPERIENZE- «Sono state tutte esperienze che mi hanno portato a quello che sono ora e a fare tesoro di ciò che mi sarebbe servito per migliorare. Andare via da qua per un sardo è complicato, ti manca sempre la tua terra. Ho cercato di prendere il tutto in maniera positiva».

MISTER NELLE GIOVANILI«Il mister è stata una persona importante per me nel settore giovanile, ho sempre sentito la sua stima e lo ringrazio tanto per questo! Lo ringrazierò per sempre. Quando ti bastonano lo si fa a fin di bene. Vogliono tirarti un qualcosa in più, una crescita, lo ho avuto come dirigente per tanti anni, poi è andato via. E’ stata una di quelle persone importanti per la mia carriera».

PISACANE«Capita nelle partite che lo chiamo mister quando la situa è calma, sennò è difficile perché abbiamo condiviso 6 anni da giocatori e compagni di stanza. Fai fatica a separare l’amico dall’allenatore. Credo fortemente nel rispetto dei ruoli e si cerca di mantenere un profilo da giocatore/allenatore e l’ho detto anche a lui. Fuori dal campo l’amicizia torna. E’ un tecnico forte e preparato, può avere un futuro molto importante!».

LEGGI ANCHE: Marianucci Cagliari, il club sardo può provare a prelevarlo in prestito per sei mesi: ecco cosa filtra

Copyright 2025 © riproduzione riservata Cagliari News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 50 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 – PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Cagliari Calcio S.p.A. Il marchio Cagliari Calcio è di esclusiva proprietà di Cagliari Calcio S.p.A.