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Colombatto: «Ho sempre voluto giocare in Italia. Cagliari? Vedremo a luglio»

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Il centrocampista argentino del Cagliari Santiago Colombatto ha parlato a tutto tondo della sua esperienza in Italia e del suo futuro rossoblù

Reduce da un’esperienza positiva in prestito al Trapani, nonostante la retrocessione della squadra, il giovane centrocampista argentino Santiago Colombatto è pronto al rientro alla base: «A luglio tornerò a Cagliari, poi vedremo quale sarà la volontà del club e quale sarà il mio futuro». Il giocatore sarà valutato in ritiro dal tecnico Massimo Rastelli che deciderà se tenerlo per il prossimo campionato di Serie A oppure mandarlo ancora in prestito in Serie B.

L’ITALIA  In una lunga intervista rilasciata al sito argentino floriigarzadeportivoColombatto ha raccontato del suo arrivo in Europa e in Italia: «Volevo giocare in Italia, non mi interessava quale categoria fosse». Dopo essere stato scartato da Lazio, Chievo e Juventus, ha trovato posto al Cagliari che all’inizio della scorsa stagione lo prende per rinforzare la Primavera: «Abbiamo iniziato il campionato vincendo le prime otto partite, eravamo la squadra rivelazione del torneo». Poi è arrivato l’esordio in Coppa Italia contro il Sassuolo: «Dopo quella partita ho cominciato ad allenarmi con la prima squadra e ho giocato anche contro l’Inter. Entrare a San Siro è stato qualcosa di terribile, non sapevo dove fossi. Però mi ha aiutato a vedere quanto mi mancasse per raggiungere quel livello».

MONDIALE U20 – Tra i convocati dell’Argentina per il Mondiale Under 20 in Corea del Sud c’era anche Santiago Colombatto. Il giocatore di proprietà del Cagliari è stato tra i più positivi, nonostante la sua nazionale non sia riuscita a qualificarsi per gli ottavi di finale del torneo: «Credo che ci siano state più cose negative che positive, Per l’Argentina essere eliminati così presto è un fallimento. È stato un bene per me, perché la gente ha cominciato a conoscermi e sapere che ho giocato bene mi dà un po’ più di sollievo. Ma se avessimo passato il turno sarebbe stato di gran lunga più importante». E dopo essersi messo in mostra al Sub-20, sono iniziati i primi paragoni con connazionali illustri, come Redondo, centrocampista del Real Madrid negli anni ’90: «Per me Fernando Redondo dice Colombatto – è stato uno dei migliori di sempre nel suo ruolo. Guardo un sacco di suoi video e ho avuto la possibilità di vederlo dal vivo, così come guardo Cambiasso o Biglia. Per quanto riguarda il confronto con me, io ho appena cominciato. Anche se è un bene che mi paragonino a questi giocatori, per me non ci sono paragone. Non mi importa il confronto, per me ognuno è diverso».

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