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Caso Prisma, tiene banco il filone sulle “partnership sospette”

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Caso Prisma, continuare a rimanere un tema caldo quello delle partnership sospette tra la Juventus ed altre sei società

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa il punto per quanto riguarda i tre filoni d’indagine inquadrati del caso Prisma, il quale vede la Juventus sotto la lente dei pm. Oltre a quelli sulla “manovra stipendi” (per le stagioni 19-20 e 20-21) e sui rapporti nebulosi con alcuni procuratori, c’è quella inerente alle “partnership sospette” con sei società: Cagliari, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Sampdoria. La rosea riporta le notazioni fatte da Giuseppe Chiné, responsabile della Procura Federale della Figc.

Agli ex dirigenti Fabio Paratici e Cesare Gabasio contesta gli “accordi confidenziali aventi ad oggetto operazioni di mercato” trattati e/o pattuiti con le società sopracitate. Il procuratore potrebbe, sulla base delle inchieste delle procure delle diverse città coinvolte, rivedere la posizione dei singoli club. Chinè considera quella dei dirigenti juventini come una “condotta di palese elusione delle normative federali”. Vi ricordiamo che la società sarda risulterebbe interessata, qualora tutto ciò trovasse un riscontro, per l’operazione che portò in Sardegna l’attuale punta centrale del Como Alberto Cerri.

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