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Cagliari-Udinese, le pagelle: i rossoblù ci provano con tanta confusione

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Le pagelle di Cagliari-Udinese 0-1: le valutazioni dei protagonisti della Sardegna Arena per la 36ª giornata di Serie A 2019/20

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno 6.5; Pisacane 5.5 (54′ Mattiello 6), Ceppitelli 4.5, Klavan 5.5, Lykogiannis 5 (54′ Faragò 6); Ionita 5.5 (88′ Birsa s.v.), Ladinetti 6 (54′ Pereiro 5), Nandez 6; Ragatzu 5 (79′ Marigosu 6); Joao Pedro 5, Simeone 5.
A disposizione: Rafael, Carboni, Walukiewicz, Lombardi, Rog, Gagliano, Paloschi.
Allenatore: Zenga 5.

UDINESE (3-5-2): Musso 6; Becao 6.5, De Maio 6.5, Nuytinck s.v. (15′ Samir 6); Stryger Larsen 6.5, de Paul 7, Walace 6.5, Sema 6.5, Zeegelar 6 (81′ ter Avest s.v.); Lasagna 6.5, Okaka 7 (68′ Nestorovski 5.5).
A disposizione: Nicolas, Perisan, Mazzolo, Fofana, Ballarini, Palumbo, Lirussi, Oviszach, Compagnon.
Allenatore
: Gotti 6.5.

LA CRONACA DEL MATCH

Le pagelle motivate dei rossoblù

CRAGNO 6.5: Può poco sulla conclusione ravvicinata di Okaka, poi fa il suo sulle conclusioni di de Paul, senza eccessivi miracoli.

PISACANE 5.5: Torna a fare il terzino destro con tutti i limiti del caso. Garantisce poca spinta, anche se prova ad affacciarsi oltre la metà campo.
Dal 54’ MATTIELLO 6: Entra con il piglio giusto, sapendo di dover offendere più che difendere. Mette dentro cross interessanti e un tiro con il destro da posizione defilata che Musso respinge.

CEPPITELLI 4.5: Okaka lo tratta come un difensore di categoria inferiore. Sul gol partita segnato in avvio ha grossissime responsabilità, non riuscendo a contenere l’attaccante bianconero.

KLAVAN 5.5: Diversi svarioni difensivi rischiano di costare caro. In difesa è tutto tranne che una sicurezza.

LYKOGIANNIS 5: Il cross che porta al gol di Okaka arriva dalle sue parti. Si vede poco quando c’è da spingere, se non per una punizione debole calciata in porta e per un tiro finito direttamente in curva.
Dal 54’ FARAGÒ 6: Anche lui, come Mattiello, si propone in avanti e prova una conclusione che viene murata in angolo.

IONITA 5.5: Si vede pochissimo. Tanta corsa, qualche inserimento, recupera diversi palloni, ma poco altro.
Dall’88’ BIRSA S.V.

LADINETTI 6: Esordio da titolare per il regista della Primavera, dopo i 45’ contro il Sassuolo. Qualche giocata ordinata, si sgancia anche in avanti con personalità. Sembra uno dei pochi realmente motivati in campo.
Dal 54’ PEREIRO 5: Non dà la svolta che servirebbe. Cerca la sua solita giocata da destra verso il centro, ma senza creare veri pericoli dalle parti di Musso.

NANDEZ 6: Parte come mezzala sinistra e non destra, forse per contenere in quella zona de Paul. Viene dirottato quasi subito a destra, poi al centro nel centrocampo a due. Gli manca il solito spunto, ma è generosissimo in fase di non possesso. Prende un giallo pesante che gli farà saltare Cagliari-Juve.

RAGATZU 5: È costretto ad adattarsi ai troppi cambi di modulo. Da trequartista non riesce a trovare la giusta posizione tra le linee. Dopo il cooling break del primo tempo, Zenga lo sposta sull’esterno: prima a tutta fascia destra, poi sulla sinistra nel 4-4-2, 4-3-3 e 4-2-3-1. Non incide in nessuna posizione.
Dal 79’ MARIGOSU 6: Un quarto d’ora scarso in campo per fare il suo esordio in Serie A. Entra molto bene e mette un’ottima palla per Simeone, ma l’argentino la liscia clamorosamente.

JOAO PEDRO 5: È l’uomo più cercato, ma sembra non intendersi con i compagni. In pieno recupero ha il pallone del pareggio, ma lo spreca come aveva fatto anche lo scorso anno nell’ultima partita di campionato.

SIMEONE 5: Con i continui cambi di modulo è il sacrificato. Zenga preferisce lasciare Joao Pedro al centro e il Cholito è costretto a girargli intorno, facendo praticamente l’ala destra o la seconda punta. Completamente fuori da quasi tutte le azioni offensive rossoblù, quando viene trovato è il più impreciso.

ZENGA 5: Cambia tanto, forse troppo: 4-3-1-2, 3-4-1-2, 3-5-2, 4-4-2, 4-3-3, 4-2-3-1. Sembra quasi un sintomo di confusione. Le sostituzioni offensive permettono al suo Cagliari di schiacciare l’Udinese nella sua metà campo, ma senza una vera idea di come far male dalle parti di Musso.

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