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Cagliari, i numeri in attacco sono allarmanti: sardi ultimi in una categoria in particolare

Cagliari, la squadra guidata da Fabio Pisacane è ultima in Serie A per quanto riguarda una speciale classifica che riguarda l’attacco
Un dato statistico, spesso sottovalutato, lancia un segnale d’allarme sulle difficoltà offensive del Cagliari in questa stagione di Serie A. Come riportato da autorevoli fonti come il Corriere dello Sport, la squadra isolana si posiziona all’ultimo posto nella classifica dei calci d’angolo battuti dall’inizio del campionato.
L’indicatore è schiacciante: appena 32 corner conquistati dai rossoblù in tutto il torneo. Un numero che, al di là della sterile esecuzione, evidenzia un problema strutturale ben più profondo: la scarsa capacità della formazione di mister Fabio Pisacane di esercitare una pressione costante negli ultimi metri e di arrivare al tiro con la frequenza necessaria per mettere in crisi le difese avversarie.
L’evidenza statistica di una fragilità
Il divario con le dirette concorrenti e le big del campionato è lampante. Se il sodalizio sardo arranca con i suoi 32 calci piazzati dalla bandierina, la vetta della classifica è occupata con netto distacco dall’Inter (qui per le ultime in casa interista), che ne ha già collezionati ben 80. Un’enormità, che testimonia la differente mole di gioco offensivo e la ben altra pericolosità espressa dai nerazzurri.
Il calcio d’angolo, infatti, non è solo un’occasione da gol potenziale, ma la cartina di tornasole della forza di un attacco: più corner si battono, più a lungo si è stazionato nella metà campo nemica, più si è costretto l’avversario a rifugiarsi in calcio d’angolo. I numeri, dunque, raccontano di un Cagliari troppo timido e poco incisivo nella fase di rifinitura e conclusione.
L’imperativo: aumentare la pericolosità e la presenza in area
Per la compagine sarda, la risalita in classifica passa inevitabilmente per un netto cambio di passo in zona d’attacco. Il margine di miglioramento è “tantissimo”, e la necessità di una svolta è impellente se si vuole onorare la categoria e conquistare i punti necessari per la salvezza.
Il tecnico Pisacane, noto per la sua grinta e l’attaccamento alla maglia, dovrà lavorare sulla mentalità e sui meccanismi di gioco per incentivare una maggiore aggressività e una presenza più massiccia e continuativa in area di rigore.
Solo migliorando la capacità di creare superiorità numerica e di finalizzare l’azione con maggiore continuità, la formazione isolana potrà invertire questo trend negativo e trasformare la sua debolezza attuale in una futura risorsa, rendendosi finalmente più pericolosa e meno prevedibile agli occhi degli avversari.
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