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Cagliari Pisa, Pisacane non ha nascosto la sua amarezza per il mancato successo: l’analisi

Cagliari Pisa, Pisacane ha tantissimi rimpianti per non aver battuto ieri la squadra di Alberto Gilardino all’Unipol Domus. Ecco l’analisi
Il pareggio per 2-2 tra le mura amiche dell’Unipol Domus, come riportato da L’Unione Sarda, lascia un retrogusto amaro in casa Cagliari. Al termine della sfida contro il Pisa guidato da Alberto Gilardino, di fatto, l’allenatore dei sardi Fabio Pisacane ha analizzato con estrema onestà la prestazione dei suoi uomini.
Analisi del match: tra ingenuità e crescita tattica
Il tecnico dei rossoblù non ha nascosto la delusione per una vittoria sfumata proprio nei giri di orologio finali.Pisacane ha sottolineato come la squadra debba ancora maturare sotto l’aspetto del cinismo: «Dispiace perché nelle ultime tre gare in casa abbiamo lasciato 4 punti. Una squadra come la nostra non può permetterselo. Dobbiamo mettere dentro un po’ di sana furbizia e capire che in certi momenti la partita è da chiudere. Non dobbiamo puntare sempre ad essere belli».
Il primo tempo ha visto i sardi soffrire il dinamismo degli ospiti e una gestione imprecisa dei calci piazzati. «Nel primo tempo eravamo sottotono — ha ammesso l’allenatore — anche se abbiamo avuto occasioni importanti, soprattutto con Semih Kiliçsoy, il giovane talento turco arrivato per rinforzare l’attacco. Abbiamo sofferto la profondità e c’è stato poco filtro a centrocampo».
Le scelte tecniche: il caso Rodriguez e il mercato
Una delle sorprese di giornata è stata l’impiego di Rodriguez, difensore affidabile che ha preso il posto del veterano Sebastiano Luperto. Pisacane ha difeso con vigore questa scelta: «Rodriguez ha fatto una grande partita. È stata una scelta tecnica; ho cercato di aspettarlo in questi mesi e il tempo è galantuomo. Sui rumors che vedono Luperto lontano da Cagliari, parlo solo di campo: volevo un profilo con caratteristiche diverse accanto a Yerry Mina, il centrale colombiano di grande carisma».
Il tecnico ha poi commentato le prestazioni dei singoli, come Adam Obert, il giovane difensore slovacco apparso meno brillante del solito, e Gianluca Gaetano, che potrebbe essere l’arma in più per il girone di ritorno. In chiusura, un monito sulla gestione della gara: «Siamo una squadra giovane e paghiamo l’inesperienza. È compito mio registrare questi errori per migliorare e non essere più così ingenui».
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