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Cagliari, Maran è in discussione?

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Appena 4 punti conquistati dal Cagliari nelle ultime 10 partite. La crisi prosegue e ora sul banco degli imputati c’è nuovamente Rolando Maran

«Mi sento sempre in discussione, anche quando vinco». Così aveva detto Rolando Maran alla vigilia della gara con il Napoli. Peccato però che il suo Cagliari non vince da oltre due mesi. Sono appena 4 i punti raccolti dai rossoblù nelle ultime 10 partite. Una media da retrocessione, visto che nessuno negli ultimi due mesi e mezzo ha fatto peggio. La classifica non è al momento ancora catastrofica, anche se la squadra è scivolata dal quarto posto all’undicesimo.

La sconfitta contro il Napoli ha probabilmente quasi distrutto ogni speranza europea sarda, nonostante il calendario permetta subito nuove chance con altri due scontri diretti che possono riaggiustare tutto contro Hellas Verona Roma. Se l’atteggiamento dei giocatori però rimane lo stesso delle ultime uscite, difficilmente il Cagliari riuscirà a risalire la china.

Serve una scossa ed è più che legittimo ora da parte della società fare le dovute valutazioni su Maran. Un suo esonero è ancora improbabile, ma l’allenatore è finito (ancora) sul banco degli imputati, tra scelte tecnico-tattiche discutibili e l’evidente incapacità al momento di dare una svolta alla squadra. «Paghiamo l’aver creato alte aspettative», ha dichiarato dopo la sconfitta di ieri alla Sardegna Arena (qui il video), ormai terra di conquista per chiunque. Come se la colpa fossero quei 13 risultati utili consecutivi e l’aver fatto sognare i tifosi. Una frase che stona anche con le ambizioni – almeno a parole – del club, che ha speso tanto sul mercato e sembrava poter legittimamente almeno lottare per un posto in Europa.

Quella con il Napoli poteva e doveva essere la partita della svolta, almeno sul piano della prestazione. Invece ha confermato tutti i problemi che attanagliano il Cagliari da mesi. Senza Nainggolan, nessuno è stato in grado di dare la scossa giusta. I giocatori sembravano quasi intimoriti, limitandosi al passaggio semplice senza mai osare la giocata. Il possesso si è rivelato sterile, con Joao Pedro e Simeone che hanno toccato pochissimi palloni (una ventina a testa). Gli unici tiri nello specchio della porta li hanno osati i difensori, Pellegrini e Klavan. Davanti non c’era sicuramente un Napoli irresistibile, anzi. I partenopei erano altrettanto intimoriti, ma hanno avuto la fortuna e il merito di avere il giocatore in grado si sbloccare queste gare bloccate, ovvero Mertens.

Il Cagliari così è stato superato anche dal Napoli in classifica e, continuando così, dovrà guardarsi più alle spalle che in alto, nonostante gli attuali 10 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Il momento è buio, la contestazione dei tifosi quasi inevitabile. Serve una svolta e se le cose non dovessero cambiare, sarà complicato per Maran restare ancora saldo sulla panchina. Giulini – fatta eccezione per il primo anno da presidente – non è mai stato uno dall’esonero facile. In caso di situazione critica però le cose potrebbero cambiare.

 

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