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Cagliari, fase difensiva da rivedere: solo il Palermo concede più dei sardi

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Il Cagliari, dopo aver riabbracciato la Serie A con la sconfitta del Ferraris contro il Genoa, ha conquistato domenica notte il primo punto in campionato contro la Roma. Una gara subito in salita per la squadra di Rastelli, andata sotto dopo appena 6’ e colpita nuovamente ad inizio ripresa. I gol della coppia offensiva Borriello-Sau hanno riportato la gara in parità regalando agli isolani un punto positivo, soprattutto per il morale. Nella pausa per le nazionali Rastelli potrà migliorare le alchimie della squadra, soprattutto in fase difensiva. Il pacchetto arretrato rossoblù ha infatti cambiato volto nelle prime due gare di campionato: a Genova il tecnico campano, complice l’assenza di tutti i trequartisti, ha schierato i suoi con un 3-5-2 che vedeva davanti a Storari Bruno Alves, Ceppitelli e Capuano. La prestazione complessiva della difesa non è stata sufficiente, anche per via di un centrocampo in grossa difficoltà in fase di contenimento. Meglio nella gara contro la Roma, nella quale Rastelli è tornato al 4-3-1-2, modulo con cui la squadra ha lavorato durante il precampionato e conosciuto bene dal blocco che ha ottenuto la promozione. La difesa, che ha visto il ritorno di Murru sull’esterno basso di sinistra e l’arretramento sulla linea dei difensori di Isla, è parsa più a suo agio. In mezzo Ceppitelli ha dovuto dare forfait a pochi minuti dall’inizio ed è stato sostituito da Salamon, che ha affiancato l’esperto Bruno Alves. Nonostante il poco affiatamento e le caratteristiche simili (entrambi sono notoriamente due ottimi registi arretrati ma non eccellono nell’uno contro uno in velocità) i due hanno retto bene gli affondi giallorossi, anche grazie ad una prestazione di squadra ben al di sopra di quanto visto nella trasferta ligure.

 

Con il ritorno a quattro in difesa si sono visti dei netti miglioramenti, ma il Cagliari resta una delle squadre che concede di più agli avversari: nei primi due turni di campionato i sardi hanno subìto ben 43 tiri, peggio dei rossoblù solo il Palermo (44). Delle 43 conclusioni avversarie, 5 sono state trasformate in reti (3 dal Genoa, 2 dalla Roma). Una media di 2,5 gol subìti a partita, decisamente troppo elevata per una compagine che punta alla salvezza. A Rastelli il compito di migliorare la fase difensiva dell’intera squadra e trovare il giusto equilibrio tra gli uomini a disposizione.

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