2014

Cagliari Club, presentato un libro in ricordo di Marius

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Presso la sede del Centro Coordinamento Cagliari Club si è tenuto l’evento di presentazione di un libro dedicato alla figura di Mario Sardara, per tutti Marius, storica guida del tifo rossoblù che ci ha lasciati pochi anni fa.
Un’iniziativa promossa dall’associazione dei tifosi alla presenza del presidente Salvatore Saba, che ha fatto notare come onorare Marius voglia dire «conoscere il passato per costruire il futuro» , a cui hanno voluto affiancarsi eroi del Cagliari che fu come Mario Brugnera, Renato Copparoni, Adriano Reginato e Beppe Tomasini: per loro è stata l’occasione di offrire un’ulteriore risposta di affetto verso un uomo che tanto ha fatto per avvicinare la gente ai colori rossoblù.
Il ruolo avuto da Marius nel portare il Cagliari nei paesi in un’opera definita di laica evangelizzazione è stato al centro dell’intervento di Vittorio Sanna, che ha ricordato come il capotifoso sia ad oggi l’espressione di valori antichi ma irrinunciabili dello sport. I suoi colleghi Valentina Caruso, Carmelo Alfonso, Alfredo Bassareo, Andrea Frailis, Mario Frongia e Franco Ligas hanno contribuito evidenziando i ricordi e l’eredità morale lasciati da Marius a chi lo ha frequentato e a coloro che anche in futuro potranno contare su una figura di riferimento.
Toccante la testimonianza di Lucio Spiga, responsabile delle comunicazioni per la società all’epoca dello Scudetto: ha emozionato tutti il racconto della festa organizzata a Torino per l’ultima giornata di quello storico campionato, dove come sempre ad organizzare le iniziative della tifoseria era Marius.
Fra gli ospiti anche l’ex sindaco di Cagliari Michele Di Martino e gli amministratori Piero Comandini e Umberto Oppus, il quale come sindaco di Mandas (paese di cui Marius fu cittadino onorario) ha annunciato la nascita, fra un anno, del primo museo dedicato a Mario Sardara.
Per cinquant’anni Marius ha accompagnato il Cagliari ovunque rappresentando la faccia sorridente di un tifo pulito: testimonianze come quella di ieri certificano che la sua presenza è ancora forte a sostegno della squadra e dei valori dello sport. Col ringraziamento di tutti quelli che lo hanno conosciuto e di chi, semplicemente, potrà trovare in lui quell’esempio di umanità di cui il calcio odierno ha tremendamente bisogno.

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