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Cagliari, che lavoro Mazzarri: la metamorfosi di Dalbert. L’analisi

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Della prestazione del Cagliari di ieri, più che le giocate e la grinta, rimane la metamorfosi di alcuni giocatori. Dalbert su tutti

Ci sono giocatori che, ad un certo punto della loro carriera, si trovano incapaci di mostrare tutte le loro qualità. Dalbert è uno di questi giocatori. Il suo inizio al Cagliari non è stato dei migliori: amnesie difensive, cross sballati e la sensazione di essere volenteroso ma inconcludente.

La cura Mazzarri è stata risolutiva: ora l’esterno/centrocampista abbina la sua grinta, la corsa e la “garra” a giocate di qualità e a recuperi palla importanti. La mini rivoluzione del mercato di gennaio è stata certamente importante per la risalita del Cagliari, ma la sensazione è che dietro ci sia il lavoro di un grande allenatore capace, in tutta la sua carriera, di andare oltre i limiti tecnici dei suoi giocatori riuscendo ad infondere, con la sua passione e voglia di vincere, la mentalità del non mollare su ogni palla. “Ora noi o risorgeremo come squadra o cederemo ogni centimetro alla volta. Quando andremo a sommare quei centimetri sappiamo che faranno la differenza tra la sconfitta e la vittoria”. Come diceva Al Pacino.

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