Ex Rossoblù

Suazo: «Il Cagliari di Pisacane è la sorpresa del campionato! La società ha fatto la scelta giusta. Su Pavoletti…»

Cagliari News 24

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David Suazo, doppio ex di Cagliari e Inter, ha rilasciato un’intervista che verte principalmente sul match odierno! Le sue dichiarazioni

Nella giornata del big match tra Cagliari e Inter, in programma stasera alle 20:45, arriva un commento d’eccezione da parte di chi ha vissuto entrambe le realtà da protagonista. David Suazo, l’indimenticato attaccante honduregno prima idolo dei tifosi rossoblù e poi giocatore nerazzurro, ha presentato la sfida in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

La Pantera“, con il suo solito affetto per entrambe le piazze, ha analizzato i temi principali della gara, mettendo in luce l’entusiasmo e la forza del collettivo dei sardi contro la potenza tecnica e la necessità di vincere dell’Inter. Le sue parole offrono una prospettiva unica sulla battaglia che andrà in scena all’Unipol Domus, una sfida dal sapore speciale per un giocatore che ha lasciato un segno indelebile in entrambe le squadre e che resta nel cuore di tutti i tifosi. Vi riportiamo di seguito alcune delle sue dichiarazioni:

PUNTI COMPAGINI – «Strano, lo ammetto. Sembra che ci sia un errore e invece no. Ma il calcio è più bello quando diventa imprevedibile. Più che soffermarci sui punti persi dall’Inter, diciamo che il Cagliari di Pisacane è la sorpresa del campionato: mi auguro resti a lungo nella parte sinistra della classifica. Conosce l’ambiente alla perfezione e ci sa fare… Bisogna dare merito alla società che ha fatto la scelta giusta rischiando».

ROSA CAGLIARI – «Tre nomi sono sotto gli occhi di tutti: Belotti che non fa rimpiangere Piccoli, Mina e Caprile che guidano la difesa. Ma uno come Pavoletti serve nello spogliatoio e di Palestra sentiremo parlare molto. Occhio, però, soprattutto a Sebastiano Esposito che può finalmente trovare spazio ed avere la continuità che mancava».

FRATELLI ESPOSITO – «Partiamo col dire che Pio è fortissimo, un dono per il calcio italiano, ha tutte le qualità per diventare il centravanti che la Nazionale sta cercando, ma non bisogna“stressarlo” troppo. La differenza col fratello è che lui ha trovato un allenatore come Cristian, che lo conosceva sin da bambino e non ha paura a lanciare i giovani. Seba aveva Lukaku davanti e con Conte, in quel particolare momento storico, era difficile emergere».

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