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Strootman: «Cagliari? Vedremo dove sarà a Gennaio»

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Kevin Strootman, giocatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’esperienza che sta vivendo in rossoblù

Kevin Strootman, giocatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini del Corriere dello Sport in merito all’esperienza che sta vivendo in rossoblù.

PARTENZA IN SALITA – «Così complicata non me l’aspettavo. Ma certo vedendo l’ultimo posto in classifica tutto sembra più difficile. C’è sempre meno differenza tra le squadre e ormai sono i dettagli a decidere le partite».

PAUSA – «Abbiamo giocato sette partite e ne abbiamo ancora 31 davanti. Sappiamo che non dovevamo essere qui e ora dobbiamo solo parlare meglio lavorare di più. Poi vedremo a gennaio in quale posizione sarà il Cagliari».

CAUSE – «Se guardiamo la rosa non possiamo essere ultimi. Avevamo partite contro dirette concorrenti, in casa, ma non abbiamo preso punti e questo è brutto. Il vero problema è che serve una vittoria perché se non vinci non ritrovi la fiducia. Devono arrivare i tre punti magari anche con una partita sporca, perché solo così trovi quella forza per iniziare il tuo vero campionato».

GRUPPO – «Non stiamo facendo bene e questo lo sappiamo tutti, ma siamo pronti a fare la nostra parte. Dobbiamo alzare tutti il livello, cambiare le cose con il lavoro e andare avanti con fiducia».

SOSTA – «Ci sta aiutando molto, ma mi dispiace perché sono mancati i nazionali. Il mister ci sta dando tanta fiducia e ha cercato di far entrare nella testa dei giocatori e le sue idee.noi dobbiamo crescere sia come squadra che come singoli».

EPISODI A SFAVORE – «Basta vedere quello che è successo contro il Venezia. Eravamo tutti contenti, a un passo dal successo invece in pieno recupero l’ultimo tiro, con una doppia deviazione, hai finito in rete. E se Marin, invece di prendere il palo avesse fatto goal, saremmo andati sul due a zero e la partita sarebbe stata chiusa. Certo, con i se e con i ma non si va da nessuna parte, non voglio trovare scuse ma restano comunque alcuni episodi che non ci hanno aiutato».

GAMBE O TESTA? – «Sei più provato mentalmente perché non riesci a vincere, sei ultimo e questo ti resta in testa come una sorta di chiodo fisso. Ora conta solo fare risultati positivi e pensare a vincere contro la Sampdoria. Basta parlare tempo di fare punti».

SEMPLICI O MAZZARRI – «Sono allenatori diversi. Semplici lascia maggiormente liberi i giocatori in campo e l’anno scorso è stato protagonista di una grande cavalcata per la salvezza. Mazzarri è molto attento agli aspetti tattici: è diretto, ad ogni uno di noi vuole determinati movimenti, soluzioni con e senza».

LOTTA RETROCESSIONE – «Prima le partite contro squadre come Milan, Juventus o Lazio erano quelle più importanti del campionato mentre le altre al 90% le vincevi. E l’avversario di turno viene nel tuo stadio con paura. Ora non è più così, vengono da te e pensano di poter prendere i punti. La mentalità è diversa, ma dobbiamo solo pensare a raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. Lottare per non retrocedere è quasi un altro sport.ora non gioco più per lo scudetto, non ci penso nemmeno più, e la realtà che ho imparato a Genova devo farla vedere anche qui a Cagliari».

TIFOSI – «Loro sono sempre vicini alla squadra e ci dispiace non avergli ancora regalato una vittoria. Qui, in ogni parte dell’isola, tutte le persone che incontri per strada sono i tifosi rossoblù. Praticamente è come giocare per una nazionale e ora spetta a noi fare i risultati perché tifosi hanno fatto la loro parte».

STROOTMAN AL TOP – «So che devo dare di più. Ho avuto qualche problema a una coscia per una botta ma ora sto bene e sto lavorando forte. Prima era difficile con le gare ravvicinate ma ora c’è il tempo per fare meglio».

INSERIMENTO – «Sono stato accolto molto bene, da tutti. mi dispiace tanto non poter giocare con Rog. Non voglio dire che la squadra sia stata costruita attorno a lui, ma di sicuro era molto importante per questo progetto. Purtroppo si è fatto male e spero torni al più presto in campo- Una bravissima persona e un calciatore ancora più bravo».

NAINGGOLAN – «Mi avrebbe fatto piacere averlo qui a Cagliari… è stato lui a chiamarmi per farmi venire: è un grandissimo giocatore e ha fatto la sua scelta. Sta facendo bene ed è primo in classifica, sono contento per lui. Credo sia uno dei più forti calciatori con il quale ho giocato, quando sta bene sa essere devastante».

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