2015

Storari: «Giulini mi ha messo il fuoco dentro»

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E’ servito poco tempo a Marco Storari per calarsi nella nuova realtà. Non troppo nuova, considerando che ha già indossato la maglia del Cagliari, ma in ogni caso lasciare la Juventus non è stato facile per il portiere, che ha parlato della sua scelta a La Gazzetta dello Sport: «Scendere in B non è stato facile. Ma è la scelta giusta. La proposta del presidente Giulini mi ha messo il fuoco dentro, come diceva Conte. Le aspettative dei tifosi non mi preoccupano. Anzi li ringrazio, mi fanno sentire il loro affetto. Non sarà facile ma, oltre alla squadra e al gioco, conta il loro aiuto. La B è dura, contro di noi giocheranno tutti con il coltello tra i denti. Sono qui per fare un campionato importante. Ho una voglia matta di giocare e vincere».

 

E’ già carico Storari in vista della prossima stagione. Ma nel frattempo ha già un’idea di come sfruttare i momenti di relax: «Città, club e ambiente ideale. Abitavo in centro, ricordo il mare, il Poetto, gli spaghetti ai ricci e le grigliate di pesce: vedrete, mi farò trovare pronto anche nei momenti di relax».

 

Quest’estate, dunque, segna la svolta nella carriera di Storari, che ha confermato di essere stato cercato da altri club: «Il Verona mi ha cercato per primo. Ringrazio Bigon, Corvino e Pradé. A 38 anni non è facile avere queste chance». Riparte dal Cagliari, dunque, ma alle spalle c’è un’altra famiglia, quella bianconera: «Gigi (Buffon, ndr) è stato molto carino. Mi ha scritto parole splendide anche Filippi, il preparatore dei portieri. Ringrazio tutti, mi emoziono ancora nel rivedere gli sms e non ho ancora sentito tutti i compagni. La Juve è stata speciale anche per questo: i campioni, il gioco, l’organizzazione ma soprattutto la famiglia. Dal presidente Andrea al magazziniere: è questo il vero segreto di un club mondiale», ha raccontato il portiere, che ha poi promosso il lavoro di Marotta e Paratici sul mercato.

 

Ora, però, deve concentrarsi sulla sua missione. Ha già un’idea su come portarla a termine: «Allegri? So che ha parlato bene di me a Cagliari e gli sono grato. Per la Juve è stato un tecnico speciale: oltre ai trofei, ci ha fatto vivere un anno bellissimo in armonia. E non era facile. Potrà apparire assurdo ma in quella Juve non c’era bisogno di essere titolari per sentirsi fondamentali. Ecco, al Cagliari serve questo clima. Vedrete, ci divertiremo».

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