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Darío Silva: «Il Cagliari dovrà lottare per la salvezza fino alla fine! Vi spiego perché lasciai la Sardegna» – ESCLUSIVA

Darío Debray Silva Pereira, ex attaccante uruguaiano del Cagliari, ci ha concesso un’intervista esclusiva tra passato, presente e futuro: le sue parole
Darío Debray Silva Pereira ha vissuto dei bellissimi momenti in Sardegna, il tutto prima di giocare per Espanyol, Malaga, Siviglia e Portsmouth. L’ex attaccante del Cagliari, uno dei tanti rappresentati della lista di uruguaiani rossoblù, ci ha concesso un’intervista esclusiva. Nel triennio compreso tra il 1995 ed il 1998 ha segnato venti reti in ottantanove presenze con la formazione sarda. Nonostante il passare degli anni resta un grande tifoso della formazione isola e continua a sentirsi un “sardo in più”. Le sue parole:
LE PAROLE DI SILVA
Il Cagliari ha iniziato la stagione bene, per poi rallentare tanto a livello del gioco quanto dal punto di vista dei risultati. Crede che i rossoblù dovranno lottare fino all’ultimo per ottenere la salvezza?
«Per come la penso io il Cagliari dovrà lottare fino all’ultima partita per ottenere la salvezza. E’ sempre stata una squadra così da quando me ne sono andato! Sembra che sia difficile trovare i giocatori giusti per portare la squadra più alto, a lottare per qualcosa di più grande. Siamo una squadra che deve lottare sempre per salvarsi e mantenere la Serie A».
Quest’estate i rossoblù hanno deciso di puntare sul tecnico della primavera Fabio Pisacane. Cosa ne pensa di questa scelta?
«Anche lui dovrà lottare per far si che la squadra faccia ciò che vuole, stanno provando a rimanere in quelle posizioni tranquille cercando di evitare di scendere più in basso. Dovrà capire com’è lottare per la salvezza da allenatore, i giocatori poi dovranno capire questo da lui. In alcune partite è sembrato che la sua squadra stesse abbastanza bene in campo, i giocatori sembravano schierati bene, ma poi non sono arrivati i risultati. Penso che per giudicarlo si debba ancora aspettare!».
Qual è il ricordo che le scalda il cuore quando ripensa al suo periodo a Cagliari?
«Ho dei bei ricordi e mi sento di essere diventato un sardo in più, chi c’era ai tempi l’ha capito questo. Mia figlia è sarda, è nata lì. E’ stato bello il mio periodo al Cagliari, ma io volevo ancora di più, volevo che la nostra squadra non dovesse lottare solo per la salvezza. I primi anni sono stati difficili, dovevo capire il calcio italiano e capire com’è lottare nel campionato di Serie A. Avevamo una buona squadra e dei buoni giocatori, ma non siamo riusciti a lottare per obiettivi più grandi. Purtroppo poi siamo retrocessi, io avevo altre squadre che mi volevano, ma sono rimasto perché sapevo che potevo dare di più al Cagliari! Sapevo che con i miei compagni avrei potuto riportare il Cagliari in Serie A, com’è poi stato. Dopo me ne sono andato perché ho visto che le cose non sarebbero cambiate come volevo io, avremmo dovuto continuare a lottare per la salvezza. Mi è dispiaciuto molto andarmene, ma io sono rimasto lì con il cuore, è un cuore che per sempre sarà sardo. Non cambia niente da Serie A a B, io rimango un tifoso dei rossoblù».
Qual è il suo giocatore preferito del Cagliari attuale? E ce n’è uno in cui si rivede?
«Non ho un giocatore preferito, ce ne sono diversi di bravi, mi piace vedere i giocatori di fantasia che sanno fare la differenza. Nel calcio al giorno d’oggi ce ne sono pochi di questo tipo, è uno sport che è cambiato. Non sono uno di quelli che preferisce più un giocatore all’altro, mi piacciono tutti quelli del Cagliari perchè vedo che vogliono tutti lo stesso: il bene della squadra. Se fosse per me dovrebbe esserci ancora uno come Roberto Muzzi lì davanti».
La lotta per lo scudetto nel campionato di in questo momento vede coinvolte diverse squadre: Milan, Napoli, Inter e Roma. Chi pensa che vincerà alla fine?
«Io resto anche un tifoso del Milan, penso che lotteranno per lo scudetto nonostante vedo l’Inter come una squadra troppo forte. Vedo che la Roma di Gasperini sta facendo molto bene, se la potranno lottare. Napoli? No, non penso che vinceranno, vedo favorito il Milan di Allegri».
Si ringrazia Dario Silva per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista
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