Scuffet: «Juve? Tutte si possono battere. Vi racconto la parata su Puscas» - Cagliari News 24
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Scuffet: «Juve? Tutte si possono battere. Vi racconto la parata su Puscas»

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Simone Scuffet, portiere del Cagliari, si racconta in questa prima parte di esperienza rossoblù ai microfoni di Radiolina

Simone Scuffet, portiere del Cagliari, si racconta ai microfoni di Radiolina. Le sue parole riprese da CagliariNews24:

LE PAROLE DI SCUFFET

PARATA PUSCAS – «Ho chiuso al massimo lo specchio, situazione disperata e ci sono riuscito a non farlo segnare, è andata bene»

RUOLO – «L’obiettivo mio e di tutti è quello di farsi trovare pronti, il mister mi ha dato una chance e cerco di sfruttarla al massimo. Il portiere è un ruolo dove non si cambia in corso di gara, giochi o non giochi, è un ruolo diverso. L’importante è essere pronti e prima o poi l’occasione arriva»

MOMENTI DIFFICILI – «Successe tante cose sono passati tanti anni da Udine. Ho avuto anni dove ho giocato meno e poi ho girato per fare esperienza, in Italia e all’estero. Per un portiere è importante giocare. Tutto fa esperienza e va trasformata in positivo per il futuro»

RADUNOVIC – «Sono situazioni in cui ci si mette la sfortuna e altre cose di mezzo, tutto va preso nel modo giusto anche se non è facile»

BARELLA – «Non l’ho parlato prima di venire a Cagliari, ho parlato con Vicario e mi ha parlato benissimo non si possono trovare difetti a questa città. Lui ha avuto sempre gran talento, sono il suo primo fan. Dualismo Vicario Donnarumma? In Italia ci sono tanti ottimi portieri, in Nazionale è più difficile del club, ci sono meno allenamenti e meno partite»

NAZIONALE – «E’ un sogno per tutti e il pensiero azzurro fa parte di tutti, è una cosa che arriva con il tempo e con il lavoro, in questo momento tanti ragazzi stanno facendo bene in Italia»

PORTIERI FRIULI – «Abbiamo avuto la fortuna di allenarci tutti insieme da giovani, facevamo parte di un gruppo da bambini, ci si rubava le cose a vicenda per tenere alto il livello»

LAVORO – «Non è cambiato molto nel lavoro, il risultato da convinzione. Anche in altre situazioni abbiamo giocato bene ma non arriva il risultato. Cerchiamo di migliorarci su tanti aspetti, siamo sulla strada giusta»

CITTA’ – «Ho fatto un po di esperienza a Cipro con le temperature alte, in Romania è successo il contrario. Le condizioni meteo sono qualcosa a cui ci si adatta. Io a livello di vita preferisco il caldo, ma per le prestazioni il troppo caldo è pericoloso per i ritmi. Mare? Quando vivi in un posto così e le giornate lo permettono mi piace scoprire il posto dove vivo e le vicinanze, finché il tempo l’ha permesso ho dato spazio alle spiagge con il freddo scoprirò altri luoghi. Della Sardegna sapevo poco, per ora il miglior posto è stato Porto Pino dove sono stato più spesso»

TITOLARE – «Quando il gruppo è fatto da ragazzi seri non c’è bisogno di dire niente, sappiamo cosa dà il calcio e sono cose che succedono, non c’è nulla da dire in particolare, facciamo il nostro lavoro seriamente. Radunovic e Aresti si allenano sempre per farsi trovare pronti»

GOL SUBITI – «Per un portiere il risultato è la parata, fare una parata ti da fiducia nel lavoro, se prendi gol ti domandi se si poteva fare di più. In Serie A ci sono attaccanti forti che in mezza occasione mettono la palla all’angolino»

JUVENTUS – «Tutte le squadre si possono battere, le gare iniziano sempre 0-0. La Juve è fortissima con grandi giocatori di talento ed esperienza. Noi lavoriamo da gruppo e i risultati ci stanno dando fiducia in più, abbiamo questa fiducia che non deve essere presunzione, siamo ad inizio campionato e dobbiamo affrontare la gara con umiltà»

FROSINONE – «Abbiamo deciso che la gara non era finita e andava giocata fino alla fine, ci sono situazioni che la palla entra o non entra, noi bravi a crederci e la bravura ci ha dato una mano a farci arrivare al risultato»

RANIERI – «Il mister crede molto nel lavoro, ha un’esperienza immensa e quello che dice lui poi succede. Non è scontato mettere in campo quello che vuole, quando dice che le gare non finiscono finché l’arbitro non fischia ha ragione»

VIOLA – «Gli vanno fatti i complimenti per la Laurea. Ci sta dando una mano in campo, sta facendo gol e assist. Da sempre l’esempio anche quando gioca di meno, si allena alla grande. Gli esperti danno sempre l’esempio anche quando non giocano, è un gruppo in cui i senatori sono i primi a trascinare i più giovani»

PANCHINA – «Il mister sta dando messaggi a tutti che possiamo essere importanti, lo si costruisce in allenamento e lui fa le sue scelte rendendo partecipi tutti. Chi entra sta diventando determinante»

SERIE A – «Non ho mai invidiato nessuno che giocava in Serie A e io no, il livello è altissimo e la differenza la fanno i dettagli, nel ruolo del portiere ancora di più. Ovvio che la Serie A è di grandissimo livello e volevo crescere, tra questi anche la possibilità di tornare qua. Anche all’estero l’ho sempre detto»

IDOLO – «E’ sempre Buffon, ha fatto la storia non si può dire niente perché è incredibile. L’ho conosciuto di persona ed è strepitoso, anche lui come senatore da l’esempio a livello umano»

CRAGNO – «La differenza tra giocatori e minima, da Cragno e Consigli c’è poca differenza, sono tutti fortissimi ma nel nostro ruolo va in campo uno. Le porte in Serie A sono 20, chi ha più fortuna e bravura alla fine gioca, nel calcio è un attimo passare dalla Nazionale a non giocare e viceversa»

HOBBY – «Mi piace la compagnia delle persone a me care, il gruppo è molto unito e quando possiamo uscire in compagnia mi fa molto piacere, così come con la famiglia che mi sono sempre vicini»

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