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I pagelloni del Cagliari 2017/18: Sau

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Appena due gol in campionato, troppo pochi anche per l’attuale Marco Sau. Pur con tutte le considerazioni del caso, il giudizio sulla stagione dell’attaccante barbaricino non può che essere negativo

Appena 2 reti in una stagione grigia per tutti gli attaccanti del Cagliari, ad eccezione di Leonardo Pavoletti. Reduce dai 7 centri del passato campionato, Marco Sau non è riuscito a confermarsi sulla linea che permette di distinguere una stagione mediocre da una negativa: quella appena conclusa è stata – dal punto di vista realizzativo ma non solo… – la peggior stagione della sua carriera (escluso il primo assaggio di B, nel 2008/09 con l’Albinoleffe). I numeri parlano chiaro, chiarissimo, e dicono che l’attaccante sardo non è riuscito a dare alla squadra il contributo che ci si aspettava da lui. Anche, ma non solo, per i compiti di collante centrocampo-attacco richiesti prima da Rastelli e poi da Lopez. Si ricordano con più facilità, anche perchè non sempre nelle corde di un attaccante, recuperi di palla in zone di campo arretrate che occasioni da rete: distogliendo per un attimo lo sguardo dagli impietosi numeri, va ricordato che Sau ha comunque svolto un compito oscuro che spesso non è stato adeguatamente evidenzi.

Senza la brillantezza di un tempo, Sau ha sofferto anche un gioco impostato per arrivare in area con cross anzichè palla a terra. Appena 2, come detto, le reti messe a segno: la prima all’inaugurazione della Sardegna Arena contro il Crotone, la seconda sempre nell’impianto di casa alla SPAL. I gol sarebbero potuti essere 3, se in Cagliari-Bologna (terminata poi 0-0) Doveri non avesse fermato l’azione per un presunto – ed inesistente – fallo di mano. Un episodio che fece più male ai sardi che al 25 isolano: chiudere a 3 anzichè a 2 reti non avrebbe cambiato significativamente il resoconto di una stagione da dimenticare.

VOTO: 5

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