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SALA STAMPA – Rastelli: «Abbiamo dato tutto e non è bastato. Da domani squadra in ritiro»

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Quarta partita senza vittorie. Seconda sconfitta casalinga consecutiva senza segnare. Contro il Perugia non è bastato lo schieramento super offensivo scelto da Massimo Rastelli prima della gara. L’allenatore del Cagliari ha commentato così nella sala stampa del Sant’Elia le sue scelte e l’esito della gara: «È stato il miglior primo tempo del girone di ritorno, come approccio, occasioni e mentalità. Paradossalmente siamo andati sotto e questo ha depresso i ragazzi. Anche quando abbiamo tirato in maniera ottimale ci si è messo Rosati. Nella ripresa abbiamo perso lucidità, senza grandissime idee, cercando di arrivare nella loro area in maniere confusionaria. Dispiace perché continua questo momento difficile e delicato, ma sta a noi ritrovare la serenità che ci sta mancando. Non voglio cercare alibi, ma certo che le assenze pesano. La squadra è stata costruita in un determinato modo e Di Gennaro per noi è fondamentale, dai suoi piedi parte tutta l’azione. Oggi ho provato a cercare di giocare in modo diverso con Cerri, verticalizzando subito. Questa settimana dovremo ritrovare tutti gli infortunati. L’errore sul primo gol? È normale, quando subisci c’è sempre un errore. Abbiamo sbagliato la diagonale con i centrocampisti e il centrale sarebbe dovuto uscire prima. Joao Pedro mezzala? È chiaro che ci dà qualcosa di più davanti, ma Tello l’ho recuperato all’ultimo e non potevo rischiarlo. Sapendo che il Perugia sarebbe arrivato qua abbottonato mi sono rischiato un giocatore più offensivo. Nel momento in cui bene o male hai quasi tutti a disposizione è normale che tutta la squadra sia più sicura. Quando nell’ultimo mese sono venuti a mancare tanti giocatori e magari quelli più esperti si sono responsabilizzati troppo. Abbiamo la pressione di dover vincere sempre, non possiamo accontentarti del punticino. Stasera non posso dire niente dal punto di vista dell’impegno, hanno dato tutto. Ma questo tutto non basta. Domani ci ritroveremo in ritiro, cercheremo di ricompattarci, restare tutti insieme e ripartire. Dovrò essere bravo a lavorare su tutti gli aspetti, quello mentale è quello che fa la differenza. Cercherò di dare loro certezze e migliorare le cose che in questo momento non sta funzionando. Una squadre come la nostra che prende sempre gol non va bene, vuol dire che come compatezza ed equilibrio abbiamo perso. Barreca? L’ho sostituito perché aveva perso lucidità, in quella fascia stavamo spingendo molto e mi serviva un giocatore fresco. Mi dispiacciono i fischi per Cerri, è giovane, si impegna, non è facile per uno come la sua stazza essere determinante quando non gioca con continuità. Si guadagna ogni giorno la pagnotta in allenamento, ha i suoi limiti ma anche i suoi pregi. Melchiorri l’ho portato in panchina dopo che non si era allenato tutta la settimana. Sarebbe stato inutile rischiarlo dall’inizio e perdere un altro giocatore così importante per le prossime partite. L’ho buttato nella mischia negli ultimi minuti solo perché Sau era stremato».

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