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Roma-Cagliari, le pagelle: Ceppitelli MVP del Cagliari

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Le pagelle di Roma-Cagliari: Ceppitelli torna col botto, Joao Pedro solo a tratti; male Lykogiannis e Zappa, il 3-5-2 di Di Fra non gira

ROMA (3-4-2-1): Mirante 6 (72′ Pau Lopez 6); Mancini 6, Cristante 5,5 (72′ Smalling 6), Kumbulla 6,5 (63′ Ibanez 6); Karsdorp 7, Villar 6,5, Veretout 6,5, Peres 6,5; Pedro 6 (63′ Pellegrini 6,5), Mkhitaryan 6; Dzeko 6,5 (78′ Mayoral sv).
A disposizione: Calafiori, Diawara, Farelli, Fazio, Jesus, Perez, Santon.
Allenatore: Fonseca 6.

CAGLIARI (3-5-2): Cragno 6,5; Walukiewicz 5,5, Godin 5,5 (84′ Caligara sv), Ceppitelli 6,5; Zappa 5, Nandez 5,5, Marin 5 (84′ Pereiro), Rog sv (15′ Oliva 5,5), Lykogiannis 5 (78′ Sottil sv); Joao Pedro 6,5, Simeone 6 (78′ Pavoletti sv).
A disposizione: Carboni, Cerri, Ounas, Pisacane, Tramoni, Tripaldelli, Vicario.
Allenatore: Di Francesco 4,5.

Le pagelle motivate dei rossoblù

CRAGNO 6,5: Nel primo tempo trova tre parate delle sue che potevano risultare decisive; limita il passivo, ma dopo il pareggio la Roma dilaga e lui non può nulla. Unica macchia la seconda rete, dove forse poteva anticipare ulteriormente l’uscita e chiudere sul cross.

WALUKIEWICZ 5,5: Non è il roccioso centrale che abbiamo visto finora, forse colpa dell’infortunio o del cambio di modulo. Gli attacchi in velocità lo fanno soffrire, specialmente nella linea alta, ma palla al piede regala qualche uscita che ispira fiducia.

CEPPITELLI 6,5: Il migliore in campo del Cagliari: chiude tutto quello che può, imposta con tranquillità e cerca di ricucire gli strappi nella difesa rossoblù. Un ritorno importantissimo per dare sicurezza ed esperienza al pacchetto arretrato.

GODIN 5,5: Prova a dare la carica ai suoi: in qualche occasione si intravede il grande centrale dei tempi dell’Atletico, ma anche lui si fa prendere spesso di infilata alle spalle e fatica a recuperare le frecce della Roma (84′ CALIGARA SV: Entra con la partita indirizzata verso la sconfitta, e dopo il 3-2 saltano completamente gli schemi e non ha la possibilità di tentare nessuna giocata).

ZAPPA 5: La mossa di Di Francesco di giocarlo a tutta fascia non ha gli effetti sperati: non incide offensivamente e dietro ha qualche amnesia di troppo; Bruno Peres lo blocca dietro e lo impensierisce tanto, e lui non riesce a restituire il favore.

NANDEZ 5,5: El Leon prova ruggire, ma lo fa nel modo sbagliato, specialmente nel primo tempo: tanto nervosismo e corsa a vuoto, poi il Cagliari ritrova per un attimo la quadra e lui riprende a fare il suo lavoro. Lotta tanto contro tutti, recupera qualche pallone, ma non è ancora il mastino che si era visto prima della positività.

MARIN 5: Non riesce a dare ritmo alla squadra, a volte leggero nei contrasti e mai pericoloso nel servire gli attaccanti. Il metronomo delle ultime partite sembra essere tornati fuori ritmo: partita da dimenticare (84′ PEREIRO SV: Anche lui entra a gara quasi conclusa, ma non si da per vinto: dalla sua giocata nasce il rigore di Joao Pedro. Entra bene in campo ma non ha il tempo di fare ancora meglio).

ROG SV: Si fa male prestissimo, e nei suoi quindici minuti non regala alcuna perla da segnalare (15′ OLIVA 5,5: Entra per sostituire Rog ma non riesce ad essere all’altezza: tanti palloni persi, anticipato spesso dalla mediana romanista; alla lunga migliora leggermente la sua prestazione, ma non basta per guadagnarsi la sufficienza).

LYKOGIANNIS 5: Dal suo lato trova un Karsdorp in serata di grazia, e lui non fa niente per arginarlo: i primi due gol nascono dal suo lato, e in particolare sul secondo si gira malissimo sul cambio gioco per l’esterno olandese, perdendo completamente il tempo e lasciandogli via libera per arrivare in area (78′ SOTTIL SV: Di Francesco lo manda in campo alla ricerca di una fiammata che riporti vitalità al Cagliari, ma questa sera il ragazzo scuola Fiorentina non si accende mai del tutto: qualche accelerazione e una buona palla per Joao Pedro dentro l’area, niente di più).

JOAO PEDRO 6,5: Primo tempo da 5, secondo da 8. Nella prima frazione è nervoso e impreciso, soffre la marcatura stretta dei centrali romanisti e qualche colpetto ricevuto lo fa scattare. Poi nel secondo tempo si accende la scintilla: cambi di fronte improvvisi, verticalizzazioni importanti. La palla per il rimorchio di Simeone che sfiora la rete è solo il preludio al suo primo gol, che si inventa quasi dal nulla. Bravissimo anche ad anticipare con esperienza Villar in occasione del rigore, e poi a trasformarlo con freddezza.

SIMEONE 6: Il Cagliari è in panne e non gli serve tanti palloni giocabili, allora decide di mettersi in proprio: bravissimo a mettersi spesso sulla linea di giocata dei difensori della Roma per portare pericoli alla retroguardia capitolina. Si sbatte per far salire i suoi e tira fuori il meglio da ogni palla che gli arriva: gli però solo una cosa, che per un attaccante non è un dettaglio, e cioè il gol (78′ PAVOLETTI SV: Anche lui ha poco tempo per far vedere le sue armi, fa a sportellate con la difesa avversaria e prova a ripulire qualche pallone per Joao Pedro).

DI FRANCESCO 4,5: Dopo aver sperimentato il 3-5-2 in qualche spezzone di gara decide di utilizzarlo a gara in corso contro una squadra in gran forma: il fattore sorpresa non ha effetto, e la densità che voleva nel mezzo, anche a causa dell’infortunio di Rog, non si sente per niente. Lykogiannis e Zappa soffrono gli uno contro uno sugli esterni, e quel che è peggio ritarda troppo i cambi che potevano riaprire prima la partita.

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