Ex Rossoblù

Rastelli: «Non ho metabolizzato l’esonero. Ritorno? Sono stato vicino quando…»

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L’ex allenatore del Cagliari Massimo Rastelli interviene in diretta ai microfoni di Radiolina: segui con noi le sue dichiarazioni

L’ex allenatore del Cagliari Massimo Rastelli interviene ai microfoni di Radiolina: Cagliarinews24 vi riporta in DIRETTA LIVE le dichiarazioni testuali del tecnico protagonista in rossoblù dal 2015 al 2017.

LE PAROLE DI MASSIMO RASTELLI

CAGLIARI – «Un Cagliari con due facce, andata con difficoltà e inizio 2022 bellissimo poi qualche sconfitta ha minato le certezze. C’è ansia e non si fanno risultati, ho visto ultimamente un Cagliari diverso e tornasse quello delle prime giornate di ritorno non ci saranno problemi per la salvezza»

SEI ANNI FA – «Ogni stagione ha la propria storia e ogni stagione è diversa, per noi e per me era una gara importante perchè venivamo da qualche sconfitta. Non venivamo da un momento positivo, eravamo già salvi ma quella rimonta mi permise di tenere salda la mia panchina chiudendo l’anno con la vittoria contro il Milan»

ALLENATORE – «Viviamo di risultati non guardiamo mai oltre la prossima gara, non si fanno programmi a lunga scadenza. Mi concentro sul momento della squadra, isolandomi dalle critiche per essere lucido. In questo modo ho gestito sconfitte pesanti dando fiducia e morale. In quella stagione vincemmo 14 partite con non sono poche per una neo promossa»

RASTELLI SASSUOLO – «Erano delle voci e basta, voi sapete quanto sia stato legato al Cagliari e quanto avrei voluto continuare insieme a squadra e società, mi vedevo rossoblù ancora per tanti anni per la felicità di alcuni. Ho sperato nel rinnovo dopo quella stagione che arrivò ma poi non c’erano basi solide e lasciai dopo otto gare»

CRISI CAGLIARI – «Posso dare una lettura esterna, da allenatore cerco di capire i motivi. Il fatto che a gennaio siano stati presi giocatori con pochi minuti nel girone d’andata e hanno fatto prestazioni al di sopra e ora ci sta un calo di forma fisiologico. Joao Pedro si è un po fermato a causa della convocazione in Nazionale, non era sereno e leggero nel scendere in campo. Un leggero appagamento inconscio dopo alcuni risultati ha portato alla sconfitta che porta situazioni psicologiche instabili»

ARCHIVIARE IL CAGLIARI – «Forse non ho ancora metabolizzato l’esonero. Le scelte che poi ho fatto dopo mi hanno condizionato, non ho piu ottenuto risultati che avevo prima, sotto questo aspetto ho pagato e qualcosa ho perso; il cordone ombelicale va tagliato»

JOAO PEDRO NAZIONALE – «Io ero felice per lui con il cuore, è un ragazzo che merita con cui ho un grande rapporto. Ho fatto il mio mestiere, gli ho dato insegnamenti dalla mia esperienza, lui voleva crescere e ci teneva tantissimo alla maglia del Cagliari»

UOMINI DECISIVI – «Nei momenti difficili il giovane ti da leggerezza e incoscienza, quando i punti pesano conta chi ha carisma, esperienza e personalità prendendo responsabilità e trainando il gruppo tutti i giorni anche in allenamento. Joao Pedro e Pavoletti sono i profili più adatti, ci tengono alla maglia che indossano»

GIOCATORI – «Ci sono tanti giocatori interessanti, Bellanova sta facendo una grande stagione, Altare mi sta sorprendendo sempre di più. Tanti ragazzi hanno un’ottima prospettiva di crescita»

RITORNO – «Ci speravo tantissimo l’anno scorso, c’è stata qualche possibilità e ho dato la disponibilità poi non ho più sentito nessuno. Per la prima volta ho percepito ci fosse una minima possibilità di tornare»

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