Pavoletti: «Segnare alla Domus ti ripaga di tutto. Ranieri per Verona ci ha preparati così» - Cagliari News 24
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Pavoletti: «Segnare alla Domus ti ripaga di tutto. Ranieri per Verona ci ha preparati così»

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Leonardo Pavoletti sarà intervistato da Radiolina: vi riportiamo le dichiarazioni dell’attaccante del Cagliari in diretta

Questa sera il capitano dei rossoblù Leonardo Pavoletti sarà intervistato da Radiolina”, il tutto durante la trasmissione “Il Cagliari in Diretta”. CagliariNews24 vi riporterà in LIVE le dichiarazioni del giocatore di Claudio Ranieri, riportandole in modo testuale. Le sue parole:

LEONARDO – «Io sto molto bene, sono state settimane molto intense ed impegnative. Sto facendo attività sul sociale ed in questo periodo si intensificano. Luca sta creando un percorso per calciatori e sportivi, io sto facendo da cavia. Ti chiedono cosa puoi fare e ti cuciono l’abito addosso. Io ho chiesto di poter aiutare bambini oltre che l’ambiente. Loro mi hanno consigliato le assoziazioni. Noi calciatori a volte non abbiamo la comunicazione giusta per avvicinarci a queste attività. Grazie a Luca di Foundraiser, l’attività si chiama PiùAtleti. E’ bello vedere quanto il calore umano possa fare la differenza anche per dei bambini o per le persone che hanno bisogno».

ATTIVISMO – «Domus de Luna? Si, possono farlo anche altri ragazzi. Vorrei poter fare di più ma a volte la pubblicità che gli porto mi rendo conto essere ciò che gli serve. Sono contento di contribuire anche così».

FELICITA’ – «Non ero così felice da tanto, la gioia massima a Bari. E’ stata poco attesa, non ci credeva più nessuno. Prima mi girava tutti male e l’anno più bello è stato il secondo a Cagliari con i sedici gol, la nascita di mio figlio, la Nazionale».

DUBBI ED AUTOCRITICA – «Mi sono fatto tante domande sul perchè non giocavo ma poi analizzavo i dati degli allenamenti, sono molto autocritico, sapevo di aver ancora qualcosa da dare. A volte il ginocchio sembra di cemento ma già svegliarsi con il sorriso qui a Cagliari è bellissimo».

IL CARRO DI PAVOLETTI – «La gente parla ed è bello che sia così, è giusto che sia così nel calcio. Prima te ne rendi conto e fai tuo questo pensiero e prima ti vivi meglio tutto: campo, spogliatoio e squadra. So qual è il mio valore e lo porto al massimo, non voglio avere più problemi inutili che non posso più controllare».

MISTER RANIERI – «Con Ranieri è cambiato tutto, ha portato qualcosa che fa bene ai calciatori. Quando un calciatore vive un ambiente sano poi si allena ed arrivano i frutti, ci fa vivere bene. E’ un grande allenatore, ci fa vivere il calcio nel migliore dei modi».

CONTRATTO – «Fa parte del calcio la fine, sono dinamiche che non posso controllare. Io devo dimostrare sul campo, aspetto la società. Ci sta che i discorsi si possano dividere per poi ritrovarsi. Per ora non ci sono state altre chiacchiere, solo amore e rispetto».

CAGLIARI – «Ci sto bene, è una città dove vorrei rimanere a vivere. Mi dispiace per i nonni che sono grandi ormai, li vorrei far venire a vivere quì, ma si vedrà. Anche in base a come e dove finirà la mia carriera, tutti elementi per decidere dove vivere. Post carriera? Inizio a pensarci da due anni, mi piace organizzarmi tutto. E’ un passaggio molto importante, ogni calciatore lo soffre. Si rischia di girare a vuoto. Ho le idee chiare ma non so se sarò capace. Ora sono pensieri che potrebbero solo appesantirmi ma per ora sono cose che rimando. Il calciatore prima o poi deve finire ma l’uomo no. Mi sto preparando da essere umano per il dopo».

NAPOLI – «Sono contento! E’ giusto così, per il mio utilizzo, mi piace come ne parla il mister. Io cerco sempre di farmi trovare pronto, bisogna sempre pensare a se stessi per dare il miglior contributo alla squadra, al Cagliari. Dal campo traggo il meglio per essere utile ai miei compagni».

FIGLI – «Da Bari in poi l’entusiasmo ha contagiato i bambini, ora tutti vogliono la maglia del Cagliari, ne vedo tanti. Gli anni passati non li avevamo convinti. Non si deve perdere l’identità della terra e della squadra, forse per colpa nostra stava scemando e non va bene. Ora quando vado a scuola a prendere Giorgio tutti mi riconoscono. Ora vuole giocare a calcio, mi dispiace per il mister del basket. Vedo coinvolta tutta la classe, sanno tutti i giocatori. Lui conosce tutta la rosa. Ora anche Brando va dietro al fratello più grande. Mi hanno regalato due Lego: Pavoletti e Gigi Riva, Brando ora mi dice che è Gigi Riva, ha fatto pure il salto».

GIORGIO – «Giorgio ha vissuto i miei infortuni e la retrocessione, ora è più motivato anche per come sta andando. Abbiamo fatto l’album delle foto della promozione. Spero il calciatore lo vorrà fare per se stesso, non per me».

INFORTUNI – «Mi sembra di non averlo vissuto. Me lo ricordo quando il ginocchio non è al 100%. Ho rimosso quella fase, sono un nuovo Pavoletti. Se ci salviamo e bevo un po’ di birra canto tutta la canzone di Zeep su di me».

BIRRA POST PARTITA – «Se vinco io a fine partita voglio bere una cosa, così è nata quella scenetta. A volte il calcio è troppo preso sul serio, bisogna uscire dal personaggio a volte e fare come ogni ragazzo di 20 30 anni».

VERONA – «Ci siamo vicini ai punti in tarsfera, ci manca qualcosina. Siamo convinti, speriamo di farli contro una squadra che lotta per lo stesso obiettivo. Ho visto un buon Verona ma siamo pronti alla battaglia. Ci manca la lucidità su alcuni palloni, cose che fanno la differenza. La concentrazione, gestire meglio. Il mister la sta preparando bene, sappiamo cosa vorranno fare loro».

GOL ALLA DOMUS – «Emozione altissima segnare alla Domus con compagni e tutto lo stadio dietro. Ti ripaga tutto, è un esplosione. Potresti volare in quei 15 secondi. Potresti fare di tutto. La gioia che vedi negli occhi di tutti è come se ti portasse in cielo».

BUONE FESTE – «Buon Natale a tutti i rossoblù, a tutte le famiglie. Buone vacanze a tutti e forza Casteddu!».

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