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I pagelloni del Cagliari 2017/18: Cossu

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Cossu è tornato a Cagliari per chiudere la carriera, dopo due stagioni di Olbia. I limiti anagrafici ne hanno inevitabilmente condizionato le prestazioni

Dalle lacrime del 2015 alla festa salvezza del 2018. Andrea Cossu ha cambiato il finale della sua avventura a Cagliari, concludendola – a livello di squadra – nel modo migliore. Con la retrocessione di tre anni fa sembrava terminata la sua esperienza in rossoblù, ma dopo due anni di Olbia, in Serie D e in Serie C, Tommaso Giulini ha deciso di farlo tornare a casa per fagli chiudere la carriera con la maglia del suo cuore. Ancora non è chiaro se sia stata davvero la sua ultima partita, ma con ogni probabilità il finale di Cagliari-Atalanta e successivo saluto all’amata Curva Nord sono stati il capitolo conclusivo della carriera di Cossu calciatore.

IL SUO CAMPIONATO – A 37-38 anni è chiaro che l’apporto del numero 7 non sarebbe potuto essere quello delle stagioni migliori. Le sue soddisfazioni le ha comunque avute, come il rigore decisivo segnato nel turno di Coppa Italia contro il PalermoRastelli prima e Lopez poi l’hanno utilizzato soprattutto a gara in corso per provare a cambiarle in situazione di svantaggio. È stato impiegato come titolare in due delle undici partite totali giocate: in casa contro la Fiorentina, provando a fare il vice-Cigarini con esiti negativi, e nella trasferta di San Siro contro l’Inter, un match che di fatto il Cagliari non ha giocato. Qualità e tecnica non si mettono in discussione, tant’è che è risultato decisivo contro l’Udinese, entrando a partita in corsa e servendo l’assist da fermo per il decisivo 2-1 di Ceppitelli. Tuttavia il suo rendimento non è quasi mai stato tale da poter avere una sufficienza piena come valutazione generale del suo campionato.

VOTO: 5,5

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