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Nuovo stadio Cagliari, è finito l’iter sugli aspetti ambientali! Inizia la corsa ad Euro 2032
Nuovo stadio Cagliari, è arrivato a compimento per quanto concerne la Regione Sardegna tutto il lungo percorso relative alle questioni legate alla tutela dell’ambiente
La Giunta Regionale ha recentemente espresso un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto per il nuovo stadio del Cagliari, segnala L’Unione Sarda. La proposta, avanzata dall’Assessora alla Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, è stata accolta favorevolmente, segnando un passo importante verso la realizzazione di un impianto all’avanguardia per la squadra rossoblù.
Il progetto del nuovo impianto
Il nuovo stadio sorgerà sul sito dell’attuale impianto, il vecchio Sant’Elia, con uno spostamento di circa 55 metri verso nord-ovest. La struttura avrà una capienza iniziale di circa 25.000 spettatori, ma sarà progettata in modo da poter essere facilmente espansa fino a 30.000 posti. Questo permetterà al nuovo stadio di ospitare eventi internazionali, come i Campionati Europei, rispettando gli alti standard UEFA di categoria 4.
L’impianto, oltre a essere uno dei fiori all’occhiello per il club, avrà anche una forte connotazione simbolica, essendo dedicato alla memoria di uno dei giocatori più leggendari della storia del club e del calcio italiano: Gigi Riva. L’ex attaccante di Leggiuno, che ha segnato la storia del Cagliari con il suo talento e la sua dedizione, sarà omaggiato con il nome che l’impianto porterà, consolidando il legame tra la squadra e la sua iconica figura.
Il significato storico e il futuro
La realizzazione di questo nuovo stadio rappresenta un punto di svolta per il Cagliari e per la città stessa. Con una struttura che soddisfa i moderni requisiti di sicurezza e comfort, il club rossoblù avrà finalmente a disposizione una casa all’altezza delle sue ambizioni, con l’obiettivo di diventare un polo attrattivo per il calcio e gli sport a livello internazionale.
Il progetto, che potrebbe anche contribuire alla candidatura di Cagliari come una delle città ospitanti per gli Europei del 2032, è destinato a trasformare il panorama sportivo e urbanistico della città. La nota di Villa Devoto:
«E’ uno dei progetti più attesi e di maggiore rilevanza pubblica per la città e per l’intera Sardegna: un’opera che segna la rinascita dell’area dove ancora si erge il rudere del vecchio Sant’Elia, ponendo le basi per la realizzazione di un impianto sportivo moderno, sostenibile e multifunzionale, capace di proiettare la Sardegna tra le regioni protagoniste dei Campionati Europei di calcio del 2032.
Sarà una struttura all’avanguardia, progettata secondo i criteri dei Nearly Zero Energy Building (nZEB), capace di accogliere non solo eventi calcistici ma anche concerti, congressi e manifestazioni culturali, grazie alla presenza di un hotel da 122 camere, sale per convegni, un museo dedicato al Cagliari Calcio, spazi commerciali e un centro benessere.
Il progetto nasce dall’Accordo di Programma sottoscritto tra Regione Sardegna e Comune di Cagliari, in attuazione dell’art. 11 della L.R. 1/2023, il 27 dicembre 2024. L’accordo di programma, firmato dalla Presidente Todde e dal Sindaco Zedda, recepisce le modifiche approvate dal Consiglio comunale nel dicembre 2024, in coerenza con gli indirizzi urbanistici e ambientali della città. L’intervento risponde agli obiettivi di valorizzazione urbana e rigenerazione territoriale, restituendo centralità e funzione a uno dei luoghi più simbolici della città.
Oltre alla demolizione del vecchio Sant’Elia, sono previste opere di riqualificazione delle aree limitrofe, con nuovi parcheggi, spazi verdi e connessioni pedonali tra i quartieri di Sant’Elia, San Bartolomeo e il litorale. Saranno inoltre mantenuti il campo da gioco e la tribuna principale dell’attuale impianto provvisorio, garantendo la continuità delle attività sportive durante le fasi di cantiere. Il nuovo Sant’Elia sarà un polo sportivo e culturale di livello internazionale, esempio di equilibrio tra innovazione, sostenibilità e identità territoriale, e segnerà un momento di svolta per la città e per l’intera isola, destinata a ospitare uno degli impianti più moderni e rappresentativi del Mediterraneo».
