Editoriale

Mbappé, né Real né Liverpool: i “sentimenti” dicono PSG

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Kylian Mbappé ha sciolto le riserve, accettando di firmare un lauto rinnovo di contratto con il Paris Saint Germain e scatenando le polemiche

Tanto tuonò che piovve: Kylian Mbappé sarà ancora un giocatore del Paris Saint Germain. Confermate le indiscrezioni degli ultimi giorni e il clamoroso ribaltone dopo che per mesi si era dato quasi per scontato l’addio a parametro zero. Che poi, il concetto di parametro zero ha quasi del ridicolo considerando le cifre in ballo tra salario mensile e premio alla firma.

E a Madrid non l’hanno presa benissimo, sedotti e poi abbandonati dalla scelta del fuoriclasse francese. Addirittura è scesa in campo LaLiga per bocca del Presidente Tebas definendo l’accordo “un insulto al calcio”. Concetto rimarcato dall’amministratore delegato della Lega Serie A De Siervo con la sua hit “il nuovo contratto è il male assoluto”.

No, non badate a quel sottilissimo velo di ipocrisia, come se l’offerta del Real Madrid fosse inferiore economicamente o come se le Merengues non avessero attentato al mondo del futbol con il discutibile progetto Super League, idea chiaramente sospinta dai buoni sentimenti e dal più prestigioso e ricco club italiano.

In fondo gli stessi nobili sentimenti, l’amore per il club e per la Francia, che hanno animato Kylian Mbappé, il quale ha anche svelato un gustoso retroscena delle ultime settimane a TeleFootball: “Ero in trattativa per raggiungere Klopp al Liverpool”. E, da appassionati, forse sarebbe stato ancora più bello.

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