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Langella: «Il Cagliari ha disputato delle grandi partite! Pisacane è un valore aggiunto e farà del bene. E su Belotti…» – ESCLUSIVA

Antonio Langella, ex giocatore del Cagliari, è intervenuto ai nostri microfoni in vista del big match dell’Unipol Domus. Le sue dichiarazioni
Antonio Langella, ex attaccante del Cagliari, ha avviato la propria carriera calcistica a Sorso. Nel 1993 ha giocato per il Castelsardo, ovvero una squadra dilettantistica, con cui ha trascorso cinque anni. Nel 1999 ha ricevuto la chiamata nella Serie C2 con la Torres, con la quale ha ottenuto la promozione in C1. E’ nel 2002 che il classe ’77 approda in rossoblù!
All’epoca gli isolani militavano nella Serie B, dove ha siglato 12 reti in 64 partite contribuendo in seguito alla promozione della squadra nel campionato di massima serie. In Serie A il suo bilancio è il seguente: 6 gol in 32 partite. In vista del big match dell’Unipol Domus in programma con l’Inter, Langella è intervenuto ai microfoni di CagliariNews24. Differenti le tematiche affrontate! Le sue dichiarazioni:
LE DICHIARAZIONI DI ANTONIO LANGELLA
Il Cagliari guidato da Fabio Pisacane sta attraversando un bel momento in quest’avvio di stagione. In sole quattro giornate è riuscito a conquistare dei punti preziosi. Come giudica le prestazioni disputate in Serie A e in Coppa Italia? Il tecnico si contraddistingue per la sua determinazione e fame. Come giudica il suo operato?
«Non avevo dubbi dall’inizio, da quando mi avevano intervistato tempo fa dicendomi se Pisacane poteva essere un buon allenatore per il Cagliari. Seguo sempre la squadra, anche nella Primavera ha fatto benissimo. Quando giocava era uno di quelli che non si arrendeva mai: un allenatore del genere non può fare altro che bene. Lui tiene tanto al Cagliari, penso si sia stabilito in città anche nella vita privata con famiglia, quindi ritengo che sia una persona che ci tenga tantissimo. Quando c’è una squadra e un allenatore così è solo un valore aggiunto! Ecco perché dopo quattro giornate ha disputato grandi partite sia in Coppa Italia che in campionato facendo punti molto importanti».
Domani è il grande giorno: all’Unipol Domus andrà in scena il big match tra il Cagliari e l’Inter. Quali sono le sue sensazioni in merito? Pensa che gli isolani possano tenere testa o dare del filo da torcere ai nerazzurri?
«Tutte le partite sono diverse. Il Cagliari incontra una squadra difficilissima sicuramente, che negli ultimi cinque/sei anni ha fatto due finali di Champions, ha vinto scudetti, ha un organico incredibile. Forse ancora oggi è la compagine migliore che c’è in Serie A, per cui non sarà per nulla facile. Partono sicuramente sconfitti sulla carta, però, poi bisogna entrare in campo e giocare la partita. Attualmente l’Inter non sta passando migliori momenti, mentre il Cagliari è in uno stato mentale e fisico molto buono. Non sarà facile per i nerazzurri giocarsi la partita, avranno delle difficoltà».
Il Cagliari ha effettuato degli acquisti alquanto importanti nel mercato estivo. Può esprimere la sua opinione in relazione all’arrivo di Sebastiano Esposito e Andrea Belotti?
«Penso che il Cagliari ha fatto degli acquisti importantissimi, soprattutto anche con Belotti. A parte Esposito che era predestinato perché molto forte come giocatore. Ho visto le prime partite, è un ragazzo che tiene bene la palla, fa salire la squadra, si trova molte volte in difesa per dare una mano. E’ un valore aggiunto con Belotti, anche se era da qualche tempo fermo e l’esperienza che ha fatto non è stata grandiosa, ma è un attaccante fenomenale che in Italia ha sempre fatto gol. L’arrivo del Gallo con Esposito fa del Cagliari un reparto in attacco molto molto forte e si vede in queste prime giornate».
In quanto ai singoli, qual è il suo pensiero in merito a Gianluca Gaetano? Il fantasista la entusiasma con le proprie giocate?
«Gaetano è un altro acquisto molto importante che il Cagliari ha comprato a Napoli. E’ un giocatore che fa la differenza, con i piedi ha un talento incredibile. Avere giocatori così in una squadra come il Cagliari non fa altro che bene. Penso che quest’anno il presidente Giulini abbia attrezzato una squadra molto molto buona!».
Indirizzando l’attenzione alla Serie B, siamo immersi in una sfidante stagione. Come giudica l’andamento della Sampdoria che per l’ennesima volta ha riscontrato degli ostacoli sin dal principio? Riuscirà prima o poi a invertire questo trend negativo?
«Purtroppo la Sampdoria negli ultimi anni sta andando malissimo. Mi sa che ci ho giocato contro in Serie A, ma anche in B, e vederla così in uno stadio con dei tifosi del genere non è bellissimo. Sicuramente come società e città non merita la Serie B, però, ho visto che negli anni sta facendo molta difficoltà. Come da grande squadra, dal grande nome, da grande società qual è, penso che prima o poi ne uscirà fuori e ritornerà in Serie A per forza».
Volgiamo uno sguardo alla Nazionale italiana. Con l’arrivo del Ct Gennaro Gattuso l’ambiente appare più sereno. I ragazzi hanno voglia di rivalsa. Lei crede nel gruppo azzurro ai fini della qualificazione al Mondiale? In caso contrario, cosa è che manca?
«Io ci credo tantissimo! In primis per l’arrivo di Gattuso perché già da giocatore era focoso, si vedeva come dava tutto in campo. Sono sicuro che chiede questo anche a tutti i giocatori dell’Italia. Alla fine combatteremo perché non è facile per una questione di differenza ritma. Secondo me la Nazionale farà delle grandi cose».
Si ringrazia Antonio Langella per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista