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Giulini contro Spadafora: «Servono lucidità e serietà, non proclami populisti»

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Tommaso Giulini, patron del Cagliari, attacca Spadafora: «Adesso l’Italia ha bisogno di lucidità e serietà, non di proclami populisti»

La surreale giornata di Serie A, dedicata ai recuperi della 26ª giornata, è destinata a produrre effetti nei prossimi giorni. Il Ministro dello Sport Spadafora aveva chiesto la sospensione del torneo, la Lega ha deciso di andare avanti con le gare in programma tra oggi e domani. Martedì Consiglio Federale straordinario, giovedì riunione della Lega stessa. Gli interessi in ballo sono alti, con le parti in causa che da giorni lavorano per evitare ulteriori rinvii e – soprattutto – un’eventuale (e disastrosa, soprattutto economicamente) sospensione del campionato. Nel caso in cui fosse la Lega a disporre la sospensione, dovrebbe farsi carico delle richieste di risarcimento di Sky e DAZN, titolari dei diritti audiovisivi dei match di A. Per questo i vertici del calcio italiano stanno premendo per far prendere le decisioni al governo.

GIULINI – Non solo la lega: in mezzo ci sono anche i club, che dovrebbero risolvere problemi su più fronti (stipendi da elargire ai tesserati, eventuali mancati introiti dai diritti tv ed anche rimborsi degli abbonamenti). Dello stesso parere dell’istituzione calcistica – intenzionata a far proseguire la Serie A in osservanza delle disposizioni del Governo – il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, che su Twitter ha attaccato Spadafora: «Il Ministro è passato dal chiedere la trasmissione in chiaro delle partite alla sospensione del campionato. Nel mezzo un decreto che fa giocare a porte chiuse! Adesso l’Italia ha bisogno di lucidità e serietà, non di proclami populisti».

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