2013

Gigi Riva: “Non vado più a vedere il Cagliari”

Pubblicato

su

Gigi Riva, storico campione del Cagliari dello scudetto, ha confessato al Corriere della Sera di non andare più da tempo allo stadio a vedere i rossoblù. «Troppa ansia, soffro. Anche quando scendevo in campo io, se magari ero stato squalificato, non restavo mai in tribuna: prendevo la macchina e guidavo fino a Costa Rei o a Muravera. Ora ascolto il risultato finale e il giorno dopo mi guardo la partita. Faccio così anche con gli Azzurri, per vedere se Cassano ha fatto il bravo e se Balotelli ha reagito alle provocazioni».

Gigi Riva è stato nel team manager azzurro per più di vent’anni, fino a maggio, quando ha motivato le dimissioni così: «Sono stanco. Era diventato molto stressante per me: durante i match dovevo prendere il Lexotan per calmarmi. Prandelli mi ha chiamato un paio di volte chiedendomi di ripensarci. Il direttore generale della Figc Antonello Valentini ogni tanto ci riprova. Ma le mie ossa rotte si stanno facendo sentire. I problemi all’anca, con l’artrosi, sono peggiorati e la fisioterapia non basta. Non riesco più a fare le scale, mi devo fermare a metà. Non voglio fare il dirigente che zoppica…».

L’attaccante preferito – «Di sicuro Giuseppe Rossi, perché è simpatico, educato, sulle labbra ha sempre il sorriso e in mano un pallone o una pallettina».

L’allenatore preferito – «Sicuramente è Cesare Prandelli. Umanamente eccezionale, la sua storia personale parla per lui. Sa prendere i giocatori nel modo giusto, sa punirli. Ed è un uomo buono».

Exit mobile version