Firicano: «Cagliari? Piansi quando arrivai e quando andai via. Credo nella salvezza» - ESCLUSIVA - Cagliari News 24
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Firicano: «Cagliari? Piansi quando arrivai e quando andai via. Credo nella salvezza» – ESCLUSIVA

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L’ex giocatore di Cagliari e Udinese Aldo Firicano ha parlato in esclusiva ai microfoni di CagliariNews24: le sue parole

In esclusiva ai microfoni di CagliariNews24 è intervenuto il doppio ex di Cagliari e Udinese, prossime avversarie domenica in campionato, Aldo Firicano. Ecco le sue parole su passato e presente rossoblù, e le sue considerazioni sulla prossima gara di Serie A.

Il campionato è agli sgoccioli e il Cagliari è ancora in piena lotta salvezza. Crede nell’operato della squadra e di mister Mazzarri nel perseguire questo obiettivo di rimanere in Serie A?
«Ci credo, questo girone di ritorno ha confermato una crescita della squadra e dei risultati, con legittime ambizioni di salvezza e forse un po’ di sofferenza, il Cagliari è una squadra che nel girone di ritorno ha qualcosina in più».

Il Cagliari affronterà l’Udinese domenica in una gara cruciale. Da doppio ex, che momenti stanno passando le due squadre? Chi è la favorita per la vittoria?
«L’Udinese ha un impianto di gioco e di uomini strutturato, anche la classifica lo testimonia, questa differenza potrebbe essere la chiave della partita. Mi aspetto una partita tirata, aperta, le due squadre per diversi motivi potrebbero vincere. L’Udinese difende meglio e il Cagliari attacca meglio».

Lei è rimasto al Cagliari per diversi anni. Che rapporto ha instaurato con la Sardegna e i suoi tifosi?
«Io ho pianto due volte, la prima volta quando sono arrivato a Cagliari perché venivo da Udinese, da una squadra di Serie A. Avevo accettato di buon grado con tante incognite, poi ho pianto dopo 7 anni quando sono diventato capitano e mi ero radicato a Cagliari, il mio futuro lo vedevo li ma purtroppo il rapporto con Cellino era divento burrascoso. Se non ci fosse stato lui io sarei rimasto ancora a Cagliari, sentivo la responsabilità ma anche l’onore di indossare la fascia. Con i tifosi c’è stato qualche malinteso, la verità è quella che sono stato costretto ad andare via con dispiacere… però con loro ero in simbiosi, il carattere dei sardi si rispecchia a gente attaccata alle sue radici e quindi mi identificavo in loro».

Lei è stato uno dei protagonisti nella splendida cavalcata in coppa Uefa, un suo gol contribuì ad eliminare la Juventus ai quarti. Che ricordo ha di quei momenti?
«Sono state sette stagioni bellissime, le ricordo tutte con grande affetto, come quell’anno in coppa Uefa a un passo dalla finale, ricordo nitido e bellissimo. Anche la promozione in Serie A della stagione 89-90 è stata un mix di emozioni che porterò sempre con me».

Al timone di quel Cagliari corsaro in Europa c’era l’indimenticabile Giorgi. Che ricordo ha di lui?
«Un signore vero, uno di quegli uomini che ora nel calcio non ci potrebbero stare. Una persona seria, schiva… un lavoratore. Quel tipo di serietà ci ha dato una lezione di vita importante, anche in un campo come quello calcistico».

Chi vede invece favorita per la lotta scudetto?
«Attualmente il Milan sembra la squadra che ha qualche chance in più, ma c’è anche Inter e Napoli. Penso che abbiano più o meno le stesse possibilità, tutte al 33%… forse il Milan 34%».

SI RINGRAZIA ALDO FIRICANO PER LA DISPONIBILITA’ E LA GENTILEZZA MOSTRATA NEL CORSO DI QUESTA INTERVISTA

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