Ex Rossoblù

Festa: «Cagliari con grande determinazione, ci sono i presupposti per una buona stagione»

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Gianluca Festa, ex giocatore sia del Cagliari che dell’Inter, ha rilasciato delle dichiarazioni in vista del match della Unipol Domus

Quest’oggi si giocherà la partita tra il Cagliari di Claudio Ranieri e l’Inter di Simone Inzaghi, una sfida speciale per Gianluca Festa. Il doppio ex della sfida ha rilasciato una lunga intervista a Inter-News.it in vista del match odierno presso la Unipol Domus. Le sue parole:

CAGLIARI – «Il Cagliari viene da un’ottima prestazione col Torino, di personalità e giocandosela alla pari. Ha dimostrato ottima organizzazione e grande determinazione, ci sono i presupposti per una buona stagione. Avrà tanto pubblico, dopo gli oltre 13.000 abbonati, e il tutto esaurito farà sì che i tifosi spingano, però i valori fra le due squadre sono diversi: l’Inter è una squadra che ha altri obiettivi rispetto al Cagliari, che dovrà fare la partita perfetta»

INTER – «Non ha bisogno di presentazioni, nel senso che è una squadra in salute e finalista di Champions League. È una squadra che, secondo me, è anche meglio dell’anno scorso: sappiamo la forza dell’Inter»

RANIERI – «Dopo quello che è riuscito a fare l’anno scorso, dove solo Ranieri sarebbe riuscito a mettere in piedi una situazione del genere, è ripartito chiedendo garanzie alla società. Credo stia costruendo una rosa adatta alla Serie A, con giovani interessanti che credo ci metteranno poco ad abituarsi alla mentalità di Ranieri. Dalle prime uscite vedo che ha i presupposti per far bene, poi per fare risultato servirà una partita perfetta»

ESORDIO IN ROSSOBLU’ – «Klinsmann fece tripletta, ma ci tengo a precisare che non lo marcavo io: io marcavo Serena, lui lo marcava Valentini (ride, ndr). Fu un esordio fantastico, una realizzazione di un sogno: un cagliaritano che gioca in Serie A col Cagliari dopo aver iniziato dalla Serie C. È stato un ricordo fantastico, poi ci salvammo con un gran girone di ritorno: Ranieri era già un allenatore di livello, che riusciva a leggere molto velocemente le situazioni. Spero di andare presto a trovarlo ad Assemini, poi non voglio disturbarlo durante il suo lavoro».

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