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Fenucci: «Bisogna aumentare il numero di ragazzi che giocano a pallone»

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L’amministratore delegato del Bologna ha parlato della condizione si salute del calcio italiano e non solo

Claudio Fenucci, A.D. del Bologna, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport nella quale analizza la crisi nella quale si trova il calcio italiano. Sono diversi in temi trattati dal responsabile del club felsineo, le sue parole:

DEBITI – «Già prima della pandemia. avevamo fra le grandi leghe europee il peggiore rapporto debiti/fatturato. Nonostante la caduta dei ricavi, non siamo riusciti a contenere il costo del lavoro che resta troppo alto. E la riduzione dei valori dei diritti dei calciatori ha aggravato la situazione».

FAIR PLAY FINANZIARIO – «Stiamo ragionando con la Federazione per armonizzare le licenze italiane con quelle Uefa. Ma dobbiamo fare noi, noi club, una proposta di fair play finanziario anche ragionando sul salary cap e sulla scelta di contenimento dei costi in Spagna».

PROBLEMA STADI – «È la parte dei ricavi dove siamo più indietro. Da una parte il Governo si deve porre il problema della realizzazione di infrastrutture. Dall’altra dobbiamo evitare progettualità troppo complesse. La formula pubblico-privato non è il modello Bologna, ma quello che in voga in tutta Europa».

GIOVANI – «Serve un nuovo rapporto con la Serie B che può essere il vero momento formativo per i nostri giovani. Poi ci manca il calcio di strada e a scuola: bisogna aumentare il numero di ragazzi che giocano a pallone».

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