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Ex dirigente Zappa: «Lui e Pirola hanno in comune questa cosa. Vederli nell’Italia U21…»

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Ex dirigente Zappa: il respondabile della Cosov di Villasanta ha raccontato gli inizi dell’esterno del Cagliari. Una storia in comune con Pirola della Salernitana

E’ una bellissima storia quella che unisce l’esterno del Cagliari Gabriele Zappa ed il centrale della Salernitana Lorenzo Pirola. I due sono partiti dalla stessa squadra, la Cosov di Villasanta (provincia di Monza e Brianza), per poi ritrovarsi con la maglia dell’Italia U21. Il tutto potendosi anche fronteggiare sui campi della Serie A, come raccontato oggi sul sito di Gianluca Di Marzio. Ne hanno parlato in modo diffuso vari elementi della storia società lombarda, dal D.S. al responsabile della comunicazione a . Le loro parole:

GABRIELE E LORENZO (PIROLA) – «Questi ragazzi hanno in comune il fatto di essere grandi professionisti e grandi persone. (Agli osservatori diceva n.d.r.) Abbiamo un ragazzo forte, in partita tutti lo cercano, la palla gli arriva sempre tra i piedi».

RAGAZZI SEMPLICI – «Gabriele frequenta ancora i compagni che aveva qui quando era bambino. Ogni tanto si organizzano e scendono in Sardegna per andare a trovarlo e guardare le partite allo stadio. Lorenzo invece la scorsa estate mi ha chiamato. Era in vacanza, ma voleva allenarsi insieme ad alcuni amici. Mi ha chiesto se ci fosse un campo disponibile qui a Villasanta, ovviamente gli ho detto di sì e sono venuti».

ITALIA U 21 – «Quando sono andati in nazionale Under 21, ci hanno mandato una foto insieme. Entrambi con la maglia azzurra. Per noi è stata una grande emozione».

VENA REALIZZATIVA E CONFRONTO – «Zappa segnava tanto, ma io l’ho sempre fatto giocare sulla fascia, anche se non tutti erano d’accordo. Pirola invece è stato difensore fin da subito. Sembrava parecchio timido, ma la palla la prendeva sempre lui, aveva grande personalità».

CALCIO BRIANZOLO – «Fare calcio a chilometro zero è ancora la migliore soluzione possibile. Zappa è un villasantese doc, sua mamma ha fatto la segretaria da noi per molti anni, il fratello più grande ha giocato qui. Gabriele ha seguito tutto l’iter, ha giocato in Cosov sei anni, e spesso torna al suo paese. Questo radicamento al territorio spiega molto del carattere dei ragazzi, della loro attitudine al lavoro».

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